Avellino, stretta contro parcheggiatori: attivati tutti i parcometri anti-abusivi

Avellino, stretta contro parcheggiatori: attivati tutti i parcometri anti-abusivi
di Antonello Plati
Lunedì 14 Gennaio 2019, 10:26
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Stretta finale sui parcheggiatori abusivi: l'amministrazione comunale affida il servizio di manutenzione per i 9 parcometri installati nelle aree cosiddette «chiuse», ovvero quelle gestite fino al 24 ottobre del 2016 dalle cooperative sociali per conto di Azienda città servizi (Acs). Entreranno, dunque, presto in funzione anche gli apparecchi presenti in via Pini all'esterno del cantiere dell'autostazione l'ultima zona franca, dalla revoca della concessione alle coop, per estorcere denaro agli automobilisti. L'altro giorno, il comandante della polizia municipale Michele Arvonio ha sottoscritto la determina dirigenziale con la quale concede la gestione all'impresa «Pc-Com» di Monteforte Irpino che avrà il compito di controllare da remoto il sistema di centralizzazione dei 9 parcometri nonché di effettuare la manutenzione degli stessi fino al 31 marzo prossimo per un importo complessivo di 5mila 400 euro (oltre l'iva al 22 per cento).

Nell'atto, si sottolinea che «bisogna garantire la prosecuzione o l'avvio di attività soggette a termini o scadenza, il cui mancato svolgimento determinerebbe danno per l'ente». Dunque, oltre alle aree chiuse di Piazza Kennedy, via Volpe, via Degli Imbimbo, Campetto Santa Rita, ex-Mercatone, via Oberty (cimitero) e via Zoccolari (all'esterno dello stadio «Partenio-Lombardi»), i parcometri dovrebbero presto entrare in funzione anche in via Pini e al Teatro «Carlo Gesualdo». Tutte aree dove gli abusivi hanno agito indisturbati per circa un anno dopo lo stop ai contratti prorogati tacitamente per anni alla «City Service» e alla «Ccse».

La revoca delle autorizzazioni rientra nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria, condotta dalla polizia e dalla guardia di finanza su disposizione della Procura, che nel marzo di 3 anni fa travolse i vertici e alcuni dipendenti della municipalizzata Acs oltre a diversi rappresentanti delle due coop accusati a vario titolo di peculato, corruzione e abuso d'ufficio. Vani i tentativi del Comune di reclutare tramite un bando a evidenza pubblica altre associazioni che subentrassero alle precedenti: prima le minacce telefoniche al comandante Arvonio - «Stai attento a quello che fai» - poche ore prima di aprire le buste nel maggio 2017, poi il passo indietro delle pretendenti - la «Athena Servizi» di Santa Maria Capua Vetere e la «Multiservice Amica» di Avellino - che avrebbero dovuto riassorbire i lavoratori impegnati con «City Service» e «Ccse» per il controllo e la pulizia degli spazi dove sarebbero comunque stati presenti i parcometri. Che in effetti sono entrati in funzione tra dicembre 2017 e gennaio dell'anno scorso, ad esclusione di via Pini e del Teatro, senza però la guardiania. Messo da parte, forse definitivamente, il bando di gara sono gli operatori di Acs ad accertare i pagamenti dei ticket anche nelle aree chiuse.

Come è confermato anche nel recente provvedimento, dove si ricorda che con la delibera di giunta 125 del 2009 l'amministrazione comunale «ha affidato all'Acs i servizi di controllo della sosta delle aree a pagamento, custodia e guardiania di strutture di proprietà comunale e gestione della piccola manutenzione per la segnaletica» e «che queste prestazioni rimangono nell'esclusiva e piena titolarità del Comune, potendo l'amministrazione esercitare attività di vigilanza attraverso un comitato tecnico composto dai dirigenti di settore». Quindi si richiama anche un'altra delibera di giunta, con la quale si diffidava l'amministratore della società pubblica a prendere atto della nullità dei contratti stipulati con le cooperative sociali così come previsto dal decreto legislativo 163 del 2006 che vieta «il rinnovo tacito dei contratti aventi a oggetto forniture, servizi e lavori» e a «procedere alla modifica del sistema di gestione da implementare mediante l'istallazione di dispositivi elettronici che consentano la trasformazione delle aree da libero accesso ad aree controllate».
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