Avellino, arrestato Festa, il mistero del pc sparito: concorsi decisi a tavolino

La difesa dell'ex sindaco: «era un computer vecchio, poco usato»

Le immagini delle telecamere
Le immagini delle telecamere
di Alessandra Montalbetti
Sabato 20 Aprile 2024, 09:41
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«Adesso ci andiamo a confrontare con il grande capo». A parlare è Vincenzo Lissa (non coinvolto nell'inchiesta), segretario generale del comune di Avellino mentre si confronta con la dirigente comunale ai lavori pubblici, Filomena Smiraglia (indagata e sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, insieme all'ex sindaco Festa e all'architetto Fabio Guerriero) ed intercettati dagli inquirenti in una conversazione telefonica.

Oggetto della telefonata captata la composizione delle commissioni d'esame per la selezione di un funzionario tecnico. I due si stupiscono che a pochi giorni dallo svolgimento delle prove concorsuali non siano state ancora rese note le commissioni al fine di pubblicarle.

Tanto a conferma del fatto che la nomina delle commissioni esaminatrici e delle modalità di attribuzione dei punteggi fosse una prerogativa dell'ex sindaco. Sul punto anche un'ulteriore conversazione telefonica con cui l'ex dirigente Smiraglia nel riferire ad una funzionaria del comune della sua mancata nomina da segretario specificava che era stato l'ex sindaco a scegliere i nomi dei membri delle commissioni.

Particolarmente significativa della circostanza che fosse il sindaco alla fine a scegliere i vincitori è la conversazione tra Fabio Guerriero e Filomena Smiraglia in cui quest'ultima precisa «io devo solo vedere l'idoneità e il non idoneo, però sceglie il sindaco».

Altre captazioni di particolare rilievo per comprendere la gestione privatistica dell'ente comunale, riguarda le sponsorizzazioni. «Dove c'è gusto non c'è perdenza» afferma Festa ad uno degli imprenditori che contatta per ottenere gli sponsor per le manifestazioni del comune, per fargli capire che l'ente di Piazza del Popolo investe in queste iniziative, ma alla fine il gioco vale la candela. Gli inquirenti ipotizzano anche sollecitazioni illecite nei confronti degli imprenditori legati da rapporti contrattuali con il comune per sponsorizzare iniziative organizzate da privati in città, come con Eurochocolate.

Ma non tutti gli imprenditori contattati dall'ex sindaco hanno accettato le sue proposte. Tra coloro che hanno rispedito al mittente l'offerta Giuseppe Violante della City Green Light srl. Nonostante i continui tentativi posti in essere dall'ex sindaco di «aver al suo fianco la City Light» per una sponsorizzazione per Eurocholate, il manager ricorda al pubblico ufficiale che in questo modo si violano le norme che regolano le sponsorizzazioni. Incalzato dall'ex sindaco il manager inflessibile precisa di voler approfondire prima il quadro normativo di riferimento e successivamente prendere delle decisioni. Intanto nelle conversazioni successive tra il manager e l'ex primo cittadino, dinanzi alla ritrosia e alle perplessità di Violante, Festa minimizza e gli precisa i dettagli dell'operazione.

Violante messo alle strette prende tempo e alla fine si rifiuta. Dagli atti acquisiti non emergono fatture emesse dalla società che gestisce la manifestazione Eurochocolate a favore di City Light.

Contattati telefonicamente dall'ufficio stampa della società in questione è stato precisato che ogni manager e imprenditore dovrebbe tenere questa condotta onesta.

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Altro aspetto su cui ha focalizzato l'attenzione la Procura è la sparizione del computer in uso al sindaco e sistemato dallo stesso in uno scatolone, condotto in auto per poi liberarsene ad avviso degli inquirenti nei pressi dell'Hotel del La Ville. A chi è stato consegnato? Che fine ha fatto quell'unità centrale? Cosa conteneva da doverlo farlo sparire?

Una zona quella dell'hotel dove sono presenti diverse telecamere di videosorveglianza. Sul punto la difesa dell'ex sindaco, l'avvocato Petrillo ha precisato che «era un computer vecchio, poco usato, peraltro protetto da una password nella disponibilità di molti. Pensare che si sia voluto far sparire quel computer come se custodisse chissà quali segreti mi pare una congettura».

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