Elezioni comunali 2024, Benevento, la corsa dei 51 aspiranti sindaci: Lombardi ci riprova

A Faicchio il presidente della Provincia dovrà vedersela con Vincenzo Petrucci

Elezioni comunali 2024
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di Anna Liberatore
Domenica 12 Maggio 2024, 11:10
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I giochi sono fatti. Saranno venti i sindaci uscenti che proveranno a tenersi stretta la fascia tricolore su 26 Comuni che il prossimo 8 e 9 giugno, contestualmente alle Europee, dovranno rinnovare le amministrazioni. Ieri è scaduto il termine ultimo per la presentazione delle liste che parteciperanno alla competizione per le amministrative.

La sfida politicamente più delicata riguarda Faicchio: qui il primo cittadino uscente, Nino Lombardi, dovrà farsi trovare preparato per mandare al tappeto il suo avversario Vincenzo Petrucci, già sindaco dal 1995 al 2004. In ballo per Lombardi c'è non solo la carica di sindaco ma anche quella di presidente della Provincia di Benevento. Risultato scontato a Puglianello dove quella del deputato Francesco Maria Rubano è l'unica lista presentata.

Il pronostico 

Scontato quello per il parlamentare, che si accinge a ricoprire per i prossimi cinque anni la funzione di vertice dell'amministrazione. A San Giorgio del Sannio invece la sfida più avvincente.

Quattro i candidati sindaco: Giovanna Petrillo, Franco Cuomo, Maurizio Bocchino e Giuseppe Ricci. Le loro squadre proveranno ad accaparrarsi i voti dei circa 9mila elettori sangiorgesi.

Colpo di scena a Torrecuso dove all'ultimo momento Giuseppe Sauchella, che aveva annunciato la propria candidatura a sindaco contro l'uscente Angelo Iannella, ha fatto un passo di lato sostenendo la corsa di Libero Rillo, presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini e proprietario di una nota azienda vitivinicola. Sauchella, che è amministratore unico della società partecipata della Provincia «Sannio Europa» lo affiancherà da candidato consigliere. A proposito di amministratori unici, ce n'è anche un altro schierato con la lista di Pasquale Perrotta a Paolisi: si tratta di Domenico Mauro che è al vertice della Samte, la Sannio Ambiente e Territorio. Perrotta proverà a scalzare il primo cittadino uscente Umberto Maietta.

La sorpresa 

A Bonea all'ultimo minuto è scesa in campo Maria De Nitto a guidare la compagine che farà opposizione al sindaco uscente Giampietro Roviezzo. Fino a pochi giorni fa la lista di Roviezzo, il cui mandato era terminato prima del tempo dopo un voto di sfiducia da parte di tre consiglieri di maggioranza e tre di opposizione, era quotata come l'unica in campo. Colpo di coda anche a Forchia dove la lista capeggiata dal giovane avvocato Gerardo Perna Petrone «SiAmo Forchia» dovrà vedersela con la compagine «Per Forchia» guidata da Francesco Martone e composta da otto candidati consiglieri anziché dieci, di cui cinque sono di fuori paese.

Una curiosità: il sindaco uscente, Pino Papa, non è tra i candidati e né tra i sottoscrittori di questa lista. A Paupisi, la new entry Salvatore Coletta è pronta a sfidare l'avversario Giancamillo Morelli, amministratore e vicesindaco uscente che ha ricevuto il testimone dalla decennale fascia tricolore Antonio Coletta dopo un lungo confronto nel gruppo di maggioranza. Coletta esce definitivamente dalla scena politica locale: non è candidato nemmeno alla carica di consigliere.

Così come Rossano Insogna a Melizzano. Per lui correrà il suo vice Francesco Galietta. Complessivamente, tenendo conto di tutti i 26 Comuni, saranno 67.523 gli elettori chiamati ad esprimere il proprio voto. Si andrà alle urne ad Amorosi (2.669 elettori), Apice (5.272), Baselice (3.152), Bonea (1.305), Casalduni (1.666), Cautano (1.698), Circello (3.027), Colle Sannita (4.154), Cusano Mutri (4.799), Durazzano (2.260), Faicchio (3.452), Forchia (1.108), Fragneto Monforte (2.021), Melizzano (1.818), Moiano (3.553), Montefalcone (1.798), Pannarano (1.882), Paolisi (2.138), Paupisi (1.331), Pietraroja (827), Puglianello (1.317), San Lorenzello (2.166), Sant'Arcangelo Trimonte (476), Tocco Caudio (1.506), Torrecuso (3.035) e San Giorgio del Sannio (9.093). Quest'ultimo è tra tutti la realtà demograficamente più numerosa che avrà pertanto il numero più alto di sezioni (dieci).

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