Dionisi (lo Zingaro di Suburra) ai poliziotti: «Avete arrestato uno famoso, mica Alvaro Vitali»

Dionisi (lo Zingaro di Suburra) ai poliziotti: «Avete arrestato uno famoso, mica Alvaro Vitali»
di Andrea Arena
Venerdì 8 Dicembre 2017, 10:24
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«Avete arrestato uno famoso, mica avete bevuto Alvaro Vitali», firmato lo “Zingaro” di Suburra, al secolo Adamo Dionisi, attore 52enne finito in manette ieri l'altra notte a Viterbo. E' questa una delle frasi da attore consumato che l'artista avrebbe detto agli agenti che lo hanno ammanettato – non senza qualche difficoltà – dopo la mezzanotte tra mercoledì e giovedì all'hotel Salus Terme, uno dei più prestigiosi resort termali del capoluogo.

I poliziotti erano intervenuti dopo essere stati chiamati dal personale dell'albergo. Dionisi, ospite dal 30 novembre della struttura in cui era già stato in passato, stava facendo un bel parapiglia. Dopo aver sfondato la porta della camera in cui stava soggiornando la sua ex, una quarantenne romana, l'aveva afferrata per i capelli e le aveva sbattuto la testa contro il muro, picchiandola anche con una cornice che aveva divelto dalla porta. La ragazza è poi stata refertata al pronto soccorso di Belcolle (dove è stata portata in ambulanza) con sette giorni di prognosi. Dionisi, che al giudice Gaetano Mautone e al pubblico ministero Paola Conti avrebbe detto, nell'udienza di convalida dell'arresto, di soffrire di sindrome bipolare con tendenze schizofreniche, aveva poi continuato, prendendosela col personale dell'hotel: avrebbe preso per la cravatta il portiere, sbattendolo per terra, e ancora avrebbe minacciato la polizia con frasi tipo «Vi ammazzo a tutti» e «Conosco gente della banda della Magliana». Atteggiamento proseguito anche in Questura.

Dionisi, dopo un passato da capo ultras degli Irriducibili della Lazio, era finito in carcere nel 2001 per una storia di droga. A Rebibbia aveva iniziato a frequentare corsi di recitazione, per diventare poi attore: ha recitato in Pasolini, film del grande regista Abel Ferrara, e poi in Suburra, sia nel film che nella serie. Era in procinto di partire per la Francia, per partecipare alle riprese di un'altra pellicola, ma prima voleva ricaricare le batterie alle terme viterbesi. Qui, però, lo avrebbe raggiunto la ex compagna, che aveva preso una camera separata: «Avevo bevuto una bottiglia di champagne da solo – avrebbe detto – in più sono malato da anni, anche se da tempo non avevo più dato in escandescenze. Sono pronto a pagare tutti i danni alla stanza». Fino all'altra sera, e all'arresto, convalidato con divieto di avvicinamento alla vittima: la prossima udienza è fissata per il 19 gennaio.
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