Città del Vaticano – Degrado, sporcizia, odore di urina, montagne di rifiuti abbandonati un un po' ovunque, compreso le fioriere o negli angoli. Dopo le 19 la zona di San Pietro, da via della Conciliazione fino alle viuzze di Borgo Pio, si trasforma in un ambiente piuttosto decadente se non insalubre, al punto da indurre i negozianti e chi ci vive ad una protesta. L'ennesima. Alcuni giorni fa due ragazzi hanno persino vomitato per la gran puzza e per questo sono stati soccorsi dai residenti, così come è capitato ad una suora. Inevitabile dopo questo episodio che siano partite lettere di protesta all'Ama, agli assessorati capitolini dell'Ambiente, delle Politiche sociali, dei Rifiuti e, naturalmente, al Gabinetto del sindaco, Gualtieri.
Roma, il banchetto del cinghiale nel cassonetto a via Misurina
La situazione è ben nota.
Intanto la rivolta dei negozianti non si ferma, così come le scene di ordinario imbarbarimento urbano. «Questo quadro non costituisce una degna cartolina di rappresentanza per il turismo e neppure per i Pellegrini » dice il titolare della Galleria di arte sacra di Borgo Vittorio, portavoce di altri negozianti storici: la Statuaria Sacra, la Cartoleria Fusa, Sartoria del Borgo.
Un altro aspetto negativo, ormai evidente, è che da San Pietro fino a quasi alla metro di Ottaviano, non ci sono cestini per i rifiuti. Un tempo c'erano, ovviamente, ma poi sono stati tolti per motivi di sicurezza ai tempi del Giubileo della Misericordia e non sono mai più stati ripristinati. «E' ovvio che senza raccoglitori anche i minimi rifiuti saranno lasciati sempre nei cestini delle biciclette, sui cornicioni, nelle fioriere, in ogni anfratto utile» spiegano i residenti. Naturalmente la grande quantità di rifiuti quando scende la sera attira i topi. «In grande quantità, certo non sono i cinghiali della Camilluccia, ma insomma…»
Il caso del degrado Vaticano si trascina da anni senza soluzione ma ora, con l'aumento del flusso turistico, è tornato di attualità. I gruppi turistici, le comitive di ragazzi, le gite parrocchiali arrivano e verso l'ora di pranzo consumano pranzi al sacco ma visto che non ci sono i cestini di raccolta dei rifiuti, finiscono per depositarli dove capita. Il quadro generale peggiora ulteriormente la notte quando zona san Pietro si riempie di senza tetto, tante volte persone problematiche che dopo una sbronza finiscono per fare i loro bisogni per strada. Sotto i propilei della sala stampa vaticana spesso il mattino si fatica a passare per la sporcizia e il tanfo.
«Nei giorni scorsi due ragazzi hanno rimesso in seguito a conati di nausea per l’odore, e una religiosa è svenuta ed è stata da noi soccorsa. Credo che il livello di igiene pubblica sia piuttosto scadente. Si chiede un intervento urgente a tutela della salute nostra, dei clienti, dei turisti. E si chiede inoltre un inizio di percorso virtuoso di pulizie e igiene pubblica realizzato con regolarità».