Amadeus difende i La Sad, dopo le polemiche scoppiate in questi giorni, con il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi che hanno chiesto alla Rai di escludere la band pop-punk per via dei testi delle canzoni, accusati di sessismo e misiginia? In un video postato sul suo account Instagram ufficiale il conduttore e direttore artistico di Sanremo interviene. E pur non menzionando mai il nome dei La Sad o alludendo esplicitamente alla vicenda, dice: «Ciao a tutti. Sono andato a vedere sul vocabolario la parola pregiudizio: opinione preconcetta capace di far assumere atteggiamenti ingiusti. Ecco perché io non amo le persone che hanno pregiudizi. Prima si ascolta la canzone, si guarda il film e poi si giudica. Dopo, non prima. È sbagliato avere un pregiudizio».
Un messaggio che in molti hanno interpretato come una presa di posizione netta sulla vicenda che ha coinvolto i La Sad, raccontata già da Il Messaggero, che Amadeus sembra difendere.
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Loro, cresciuti a pane e Blink-182, tra gli eroi del punk degli Anni Duemila, spiegano di cantare la depressione - «sad» in inglese significa «tristezza» - vissuta tra buchi nell’acqua e porte sbattute in faccia, prima di incontrarsi a Milano, nel 2020, e di unire le loro forze («Partecipavamo agli stessi festini, condividevamo delle tipe e abbiamo cominciato a vederci», hanno raccontato lo scorso gennaio in un’intervista a Rolling Stone). E sugli stupefacenti dicono: «Non bisogna demonizzare la droga. Se ogni tanto la usi per divertirti con gli amici o perché in quel momento ne senti l’esigenza ci sta».