Per il successore di Steve Jobs alla guida della multinazionale informatica, «il fenomenale successo dell'App Store è una delle forze trainanti dietro gli oltre 1,4 milioni di posti di lavoro che Apple ha creato in Europa e presenta opportunità illimitate per le persone di tutte le età e aziende di ogni dimensione in tutto il continente». Nato meno di 10 anni fa, il settore delle applicazioni per smartphone e tablet dà attualmente lavoro a oltre 97mila persone in Italia, dove gli acquisti dai negozi di app valgono 300 milioni di euro. Solo Apple nel Belpaese ha registrato 264mila sviluppatori, su un totale europeo di 2,96 milioni che finora hanno guadagnato 10,2 miliardi di euro. Il Centro Apple di Napoli si svilupperà in sinergia con l' Università Federico II, ha reso noto il Rettore Gaetano Manfredi.
L' annuncio del premier Renzi è stato accolto con entusiasmo dagli studenti di informatica della Facoltà di Ingegneria. «È una bella scommessa. Speriamo di poter dare una mano a migliorare un' azienda forte come la Apple». Questi alcuni dei commenti. Coro di elogi tra i politici, colti quasi tutti di sorpresa dall'annuncio di Renzi. Per il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, si tratta di «un investimento di grande rilievo al quale stavano lavorando da tempo il governo e l' Istituto per il commercio estero». Soddisfatto Luigi Nicolais, presidente del CNR, che intrattiene rapporti di collaborazione con Apple. «Si tratta di aziende che creano lavoro di qualità ed un indotto forte», commenta. Già si discute dell'area di insediamento del futuro Centro Apple. In testa alle preferenze l'ex Centro Olivetti a Pozzuoli, sul litorale flegreo, alle porte di Napoli.
De Luca non esclude Bagnoli, dove è in corso la bonifica dell'ex area Italsider e la Federico II dispone a San Giovanni a Teduccio, di capannoni ristrutturati della ex Cirio, dove sono già in funzione una trentina di laboratori.
Meno probabile appare la scelta di Scampia, area verso per la quale ha già espresso interesse Cisco.