Nintendo Switch, la nostra prima prova
della nuova console trasformabile

Nintendo Switch, la nostra prima prova della nuova console trasformabile
di Andrea Andrei
Venerdì 13 Gennaio 2017, 15:13 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 02:07
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LONDRA - Due piccoli controller, chiamati Joy-Con, che stanno nel palmo di una mano e che riproducono sullo schermo i movimenti del corpo come nel Wii, con il classico laccetto affinché non sfuggano. Fatti per diventare una cosa sola con l'utente, e che sono in grado, grazie alla tecnologia "Hd Rumble", di restituire vibrazioni estremamente precise in base all'attività che si sta compiendo (distingue ad esempio un colpo di pistola dalle vibrazioni di un'auto che sbanda). Un corpo centrale dotato di display touch portatile da 6,5 pollici, delle dimensioni di un tablet (a cui è possibile connettere i due controller), e un dock per ricaricarlo e per collegare la Tv. È tutta qui Switch, la nuova console che Nintendo ha presentato ufficialmente a Tokyo. Una piattaforma, lo si capisce già dal nome, la cui parola d'ordine è "trasformabilità". Perché con Switch si può giocare nel modo classico, con un normale controller seduti davanti alla televisione, oppure in autobus o in metropolitana, o ancora in salotto con gli amici. Ed è proprio nell'ambito dei cosiddetti "party games", di cui Nintendo è esperta, che arriva la maggiore innovazione di questa console: videogiocare senza guardare lo schermo se non per scoprire chi abbia vinto.
 

 

Che la presentazione di Switch fosse attesissima dai videogiocatori di tutto il mondo lo dimostra anche la folla di giornalisti presente all'Eventim Apollo di Londra (nonostante la neve che da ieri sta mettendo a dura prova la capitale britannica), teatro della "prima" europea della console. È qui che abbiamo avuto modo di provarla in prima persona, cimentandoci nei videogiochi che la casa giapponese ha presentato in contemporanea alla nuova console. Si tratta perlopiù di titoli dimostrativi, funzionali a mettere in luce le potenzialità della nuova console.

Fra questi, ce ne sono soprattutto due: "Arms", un cosiddetto picchiaduro, in cui non basta muovere le braccia a caso per atterrare l'avversario ma servono coordinazione e strategia, e "1 2 Switch", che comprende una serie di mini giochi nel tipico stile fumettoso Nintendo. Si va da quello in cui si devono riprodurre fedelmente le mosse dell'avversario, a quello in cui si deve mungere una mucca il più velocemente possibile, fino a quello in cui si deve riuscire ad aprire una cassaforte basandosi sugli scatti che si sentono nel ruotarne la manopola sfruttando il sistema Hd Rumble. Ebbene, come abbiamo avuto modo di vedere, le risate con gli amici sono assicurate. La fedeltà dei movimenti è molto buona anche se non perfetta. Va benissimo per una serata in compagnia, un po' come fu per Wii Sports anni fa, ma non aspettatevi molto di più.

La line-up videoludica è guidata senz'altro da "The Legend of Zelda - Breath of the Wild", ennesimo nuovo capitolo di una delle saghe videoludiche più famose di sempre. Si tratta di un "open world" nel senso più ampio possibile: un mondo immenso, completamente esplorabile, in cui ogni montagna e ogni albero possono essere scalati. Bella la grafica e molto belle le ambientazioni, ma le dinamiche del gioco restano sempre le stesse: se il genere di Zelda (in cui non si fa altro che attraversare valli incantate popolate da mostri bizzarri alla ricerca di qualche strano amuleto) non vi appassiona, non è grazie a questo nuovo capitolo che cambierete idea. L'unica differenza è che per restare in vita in questo mondo ostile bisognerà procacciarsi del cibo e cucinarlo (quindi niente più cuoricini da trovare nell'erba).

Nintendo ha anche annunciato l'arrivo di un'altra vecchissima conoscenza, Mario, che torna con "Mario Kart 8 Deluxe" (in uscita ad aprile) e con "Super Mario Odissey", per il quale però bisognerà aspettare il prossimo Natale.

I veri cavalli di battaglia di Switch, che uscirà in Italia e in Europa il 3 marzo a 329 euro, sono la trasportabilità (ci si può giocare dappertutto), l'interazione (i diversi sistemi di controllo la rendono davvero eclettica), ma anche la connettività (se ne possono collegare fino a 8 contemporaneamente). Non si può dire, in tal senso, che la nuova console Nintendo abbia deluso le attese. È ancora una volta un nuovo concetto di console, che dimostra come la casa nipponica sappia andare oltre il classico concetto di videogame. D'altra parte, la perplessità riguarda l'applicazione di queste tecnologie, che ci auguriamo non restino solo legate a prodotti dimostrativi, ma cambino realmente il modo di giocare. «Ci saranno nuovi giochi - spiega Andrea Persegati, direttore generale di Nintendo Italia - grazie alle partnership con grandi case videoludiche (Bandai Namco, Ubisoft, Ea, Activision e altri, ndr) su cui Wii e Wii U non potevano contare. Ad esempio, Fifa 18 uscirà anche per Switch».

Insomma è, o meglio deve essere, solo l'inizio.

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