E venne il giorno. Victor Osimhen sbarcherà quest'oggi a Capodichino, poi deciderà se recarsi allo stadio a vedere i suoi compagni andare all'assalto dell'Union Berlino e degli ottavi di Champions. Sedici giorni in Nigeria, a curarsi per conto suo, seguito faticosamente a distanza dallo staff medico del Napoli in linea con una politica societaria che autorizza i calciatori infortunati ad andare a curarsi, per un po', lontano da Castel Volturno. Ora lo ha fatto Osimhen, ma anche Juan Jesus e Anguissa hanno ottenuto il nulla osta, durante il loro stop per gli infortuni, ad allontanarsi. Quello che è il pezzo più pregiato del patrimonio azzurro, ultima stima 200 milioni, per due settimane è rimasto a Lagos, seguito dal suo pazientissimo agente Roberto Calenda, provando a evitare accidenti che potessero allungare, ulteriormente, i tempi di recupero. Solo oggi, magari domani, quando Raffaele Canonico e il suo staff lo visiteranno (magari con accertamenti clinici per fare il punto sul suo stiramento) si avrà la misura dei tempi di recupero. Osimhen, dunque, riappare nel mondo Napoli, dopo poco più di due settimane che avrà utilizzato anche per far luce sulle questioni familiari denunciate da suo cognato. Stavolta, non sono apparsi video imbarazzanti: si è limitato, durante la sua convalescenza africana, a fare un collegamento con il suo amico Balotelli che sulla scia di Vieri si diverte a fare l'opinionista su Tvplay.
Calenda non ha intenzione di andare al tredicesimo appuntamento con De Laurentiis e Chiavelli senza la certezza che ci sia la volontà di far contento Osimhen.