Sulla notte con l'Union Berlino si allunga, ancora una volta, la mano di un centravanti di lusso, che resta di gran lungo il centravanti di riserva più straordinario d'Italia. «Ma io non sono un vice di nessuno. In questo Napoli nessuno è la riserva di qualcun altro». Cavolo, che carattere Jack. E poco importa se il ruolo sarebbe quello di vice di Osimhen. Ma il mestieraccio del rimpiazzante lui, a 23 anni, è un lusso che non vuole concedersi. «Io mi sento solo come uno che deve aiutare la squadra», dice Giacomo Raspadori, campione d'Europa a Wembley nel 2021 e campione d'Italia con il Napoli l'anno scorso. Trovate in Italia uno così giovane e con questi trionfi in bacheca. Stasera tocca ancora al falso nove, senza Simeone che pure scalpita e attende il suo momento. 10 gol segnati da quando è a Napoli, tra un infortunio e un altro di Osimhen. Perché - non ce ne voglia - ma Giacomino gioca prima punta solo col “permesso” del nigeriano: ovvero quando Osi non c'è. Per un motivo o un altro. Uno, Jack, che sa bene il fatto suo. E lo spiega ogni volta che può. «Una delle cose fondamentali che ci sono state trasmesse dal primo giorno da Garcia è che dobbiamo non dico cancellare di aver vinto il campionato ma di alimentare questa cosa con il lavoro e l'impegno».
Sì, sorride.
«La nostra forza? In questa squadra non ci sono vice», spiega ancora con Garcia che sorride sornione. «Tutti sono sempre a disposizione e pronti a dare il proprio contributo. Se ognuno di noi ha la volontà di lavorare nel quotidiano, sapendo che l'opportunità arriva, sicuramente può dare il suo contributo. Poi, ovvio, mica solo a me piace giocare con continuità. Piace a tutti, perché è fondamentale per poter crescere, migliorare nella condizione e nella forma fisica. E anche nella fiducia. Poi, per un attaccante, segnare dà ancora più autostima. Quello che ha di bello questo gruppo è la consapevolezza che tutti sanno che bisogna continuare a lavorare sapendo che il proprio momento arriverà». È pronto a qualsiasi situazione, pure a ritrovare il vecchio compagno d'armi Bonucci. «Mosse tattiche per questa sera? Ci sarà una squadra chiusa come nell'andata: bisognerà muoversi tutti insieme. Ci sono vari momenti del match che vanno interpretati bene. Io penso che la cosa più importante sia l'approccio nei primi minuti». Motivo per cui nessun turnover: in campo quelli di sempre dalla cintola in su. Dietro, invece, Natan e Mario Rui.