La notte porta consiglio. Si spera. Smaltita – chissà – la rabbia per la sconfitta di misura patita ieri a San Siro contro il Milan, Walter Mazzarri deve raccogliere i cocci e provare a trovare il giusto collante per rimettere a posto il puzzle e ripartire per un tour de force che non ammette distrazioni. Figuriamoci ripianti. Il Napoli ha l'obbligo di provarci. Anche perché nelle prossime due settimane si può decidere a questo punto tutta la stagione. Tra obiettivi di campionato – che si assottigliano con il passare delle giornate – e la gara d'andata degli ottavi di Champions con il Barcellona siamo ad uno snodo cruciale per gli azzurri. E chissà anche per il futuro del tecnico che resta a... termine.
Sabato prossimo contro il Genoa, Mazzarri dovrebbe tornare a schierare il tridente. Complice il rientro di Victor Osimhen (al netto delle sue condizioni) dalla coppa d'Africa e vista la clamorosa astinenza in zona gol, l'allenatore dovrebbe varare nuovamente una squadra a trazione anteriore con il grosso del potenziale offensivo in campo. Sulla carta, dunque, si rivedrà il trio che solo l'anno scorso faceva faville composto da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.
Contro il Genoa dovrebbe rivedersi anche Meret tra i pali con Di Lorenzo e Mazzocchi sulle fasce, Rrahmani e probabilmente Natan al centro del pacchetto arretrato. Insomma di nuovo il 4-3-3. Il brasiliano ha smaltito l'infortunio alla spalle ed ieri era già in panchina a San Siro. In mediana facile immaginare che Cajuste possa riprendersi il posto di Zielinski con Anguissa e Lobotka a chiudere la cerniera del centrocampo. Occhio anche alla variabile Lindstrom che da due partite – sempre da subentrato – ha finalmente fatto vedere degli spunti più che interessanti. Il tecico oggi ha concesso una giornata di riposo alla squadra. Da domani tutti in campo a Castel Volturno per preparare la sfida al Grifone.