La Salernitana scivola a Prato, i fischi della tifoseria

La delusione dei granata
La delusione dei granata
di Alfonso Maria Avagliano
Domenica 13 Aprile 2014, 21:47 - Ultimo agg. 14 Aprile, 08:01
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PRATO - Tutta colpa della psicologia. Per Gregucci la squadra non ha retto alla carica che era stata data al match di ieri (Forse ho allarmato troppo i ragazzi) e il risultato stato un undici molle, preda facile di un Prato in scioltezza, eppur non irresistibile. Parole grosse nei confronti del diesse Fabiani da parte dei quasi duecento tifosi granata giunti allo stadio Lungobisenzio. Che dopo le grosse gare contro Frosinone e Pisa, avrebbero immaginato ben altro pomeriggio. E invece no: perché perdere può starci, è pur sempre sport, ma farlo nel modo peggiore non è andato giù a chi – tra tesserati nel settore ospiti e residenti fuori Campania che avevano acquistato il biglietto della tribuna locale – ha assistito alla partita di Prato. Qualcuno ha chiesto provocatoriamente al dirigente di ottenere il rimborso del costo del biglietto, 20 Euro, già giudicato esoso dai più durante la settimana. Figurarsi dopo la partita horror dei granata, vien da pensare. Altri hanno messo in dubbio con lui la regolarità della gara, cosicchè sulla spalla destra del diesse sarà comparsa la nuvoletta con l’effigie di patron Lotito e il suo «non ti curar di loro». La risposta è stata chiara, Fabiani nella ripresa non ha assistito al match dalla tribuna coperta, dove sono stati invece costretti agli straordinari gli steward dell’impianto toscano, intervenuti a cordone per separare alcuni tifosi granata da «colleghi» pratesi. Sfottò, paroline di troppo, roba che capita se a mezzora dalla fine il demotivato (o presunto tale) Prato è avanti di tre gol sulla blasonata Salernitana, che ancora corre per i playoff. E incespica sull’ostacolo più sottovalutato, a pochi metri dal traguardo.





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