Bufera Juve Stabia. Manniello chiede le dimissioni di squadra e tecnico dopo il ko col Varese

Bufera Juve Stabia. Manniello chiede le dimissioni di squadra e tecnico dopo il ko col Varese
di Gaetano D’Onofrio
Sabato 5 Aprile 2014, 19:26 - Ultimo agg. 21:01
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I tifosi lasciano lo stadio al quarto gol del Varese, continuando pacificamente la protesta all’esterno dello stadio nei confronti della squadra, Piero Braglia annuncia la decisione di



mettere in campo diversi ragazzi delle giovanili sin dalla prossima partita a Modena, oltre ad un incontro con il patron Manniello per un gesto personale: “Ma non saranno dimissioni – rivela -, una cosa che personalmente ritengo giusto fare”.



Infine il presidente che tuona nei confronti della squadra: “Chiedo scusa ai tifosi, alla città. Lo faccio io per conto loro, e nel contempo mi assumo tutte le responsabilità di quest’annata. Sul campo si può perdere, il calcio è questo, quattro squadre devono retrocedere, è toccata a noi, ma la faccia no. Questo non ci sto. I tifosi hanno dato ancora esempio di civiltà, questi signori, tutti, se avessero un minimo di orgoglio andrebbero via fin da subito. Chi confermerei? Nessuno, a partire dal presidente. Braglia vuol mettere in campo i ragazzi? Glielo chiedo da settimane, ma ha voluto aspettare. Mi chiedo ancora cosa. Anziché valorizzare i giovani degli altri, almeno diamo lustro ai nostri. E’ una cosa che pretendo fin da sabato”.



In messo la disfatta col Varese, una sconfitta, l’ennesima, che arriva come un film già visto fin troppe volte quest’anno. Una gara rocambolesca quella andata in scena al Menti, con la Juve Stabia che trova in Abbattista di Molfetta un alleato decisivo per la concessione (anche troppo generosa) di ben due penalty. Bastano due minuti ai biancorossi per passare. Punizione di Zecchin dalla destra, Pavoletti prolunga con la nuca e Damonte di testa fa 1-0. La Juve Stabia è stordita, Braglia costretto ad arretrare addirittura Mezavilla in retroguardia per cercare di contenere la veemenza degli ospiti. Ma al 20’ arriva addirittura il raddoppio. Ancora Zecchin, stavolta dal corner, esce a vuoto Viotti, è Oduamadi a risolvere la mischia in area depositando in rete.



Dagli spalti ai accende, dura, la contestazione degli ultras che danno la scossa alla Juve Stabia. Il primo tiro dei gialloblù arriva con Doukarà (38’). Un minuto dopo ed è la prima svolta. Laverone mette giù in area Di Carmine finendo anzitempo la sua gara. Sul dischetto Vitale è freddo e riaccende le speranze stabiesi. Nella ripresa Braglia prova la carta Parigini, spostando la difesa a tre. Ma dopo 6 minuti appena si riequilibrano le forze in campo: Mezavilla stende Oduamadi lanciato a rete. Rosso anche per lui. Solita punizione di Zecchina, stavolta è Damonte a fare da sponda per la testa di Pavoletti che regala il tris al Varese.



La Juve Stabia non demorde, ed al 21’ accorcia ancora. Di Roberto tocca, forse involontariamente, con un braccio in area. Vitale si presenta dagli undici metri per il 2-3 che potrebbe rendere il boccone un po’ meno amaro. Ma c’è ancora tempo per il poker del Varese. Pavoletti (38’) lancia sul filo del fuorigioco Forte che, tutto solo, entra in area e trafigge ancora Viotti. I tifosi lasciano la curva in segno di protesta iniziando il conto alla rovescia (mancano nove turni) per la matematica retrocessione in Lega Pro.