Schumacher, il figlio Mick a 10 anni dall'incidente del papà: «Ho imparato ad apprezzare le cose ancora belle»

Le parole di Mick durante la finale della stagione di F1 di quest'anno ad Abu Dhabu

Schumacher, il figlio Mick a 10 anni dall'incidente del papà: «Ho imparato ad apprezzare le cose ancora belle»
Schumacher, il figlio Mick a 10 anni dall'incidente del papà: «Ho imparato ad apprezzare le cose ancora belle»
di Redazione web
Mercoledì 27 Dicembre 2023, 14:28
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Mick Schumacher, figlio di Michael, ha detto che la sua percezione è cambiata dopo l'incidente sugli sci avvenuto 10 anni fa di padre, il sette volte campione del mondo di Formula 1.

Le parole di Mick

«Credo che in questi casi si impari a percepire certi momenti in modo diverso - ha detto il 24enne alla Dpa durante la finale della stagione di F1 di quest'anno ad Abu Dhabu -. Impari ad apprezzare le piccole cose. Molte persone si concentrano troppo sulle cose brutte e non abbastanza sulle cose belle che sono ancora lì».

 

Come sta Schumacher

Michael Schumacher come sta? Sono passati ormai dieci anni dal tragico incidente che ha cambiato per sempre la vita dell'ex campione della Ferrari.

Era il 29 dicembre 2013, il giorno in cui il pilota cadde dagli sci battendo la testa. Oggi è un suo caro amico ed esperto di F1, Giorgio Terruzzi, a parlare e a raccontare come sono stati questi 10 anni.

Le sue condizioni 

Silenzio stampa, è questa l'atteggiamento che ha accompagnato la famiglia di Schumacher lungo tutti questi anni. Per quanto rigurda gli aggiornamenti sulle sue condizioni di salute, non sembrano esserci novità, come riportato da Giorgio Terruzzi al Corriere della Sera. 

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Sono in molti in questi anni ad aver speculato sulla vita del pilota. Quello che sembra essere certo è che Schumacher respiri da solo, ma non sia in grado di compiere nessun movimento corporeo.

Schumacher, il ruolo della famiglia

La famiglia continua a lottare per occuparsi al meglio del pilota, sua moglie Corinna «ha venduto beni superflui, dall’aereo alle ville sulle Alpi francesi e in Norvegia, ha allestito nella residenza di Gland, in Svizzera, una clinica privata per cercare di assistere Michael giorno e notte», come riportato dal Corriere. Anche i figli Gina Maria e Mick non ha mai smesso di fargli visita.

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