Il Napoli a Praga per il pass ai sedicesimi
Benitez imita Bilardo: gioca Rafael e altri dieci

Il Napoli a Praga per il pass ai sedicesimi Benitez imita Bilardo: gioca Rafael e altri dieci
di Pino Taormina
Giovedì 27 Novembre 2014, 14:37 - Ultimo agg. 18:28
2 Minuti di Lettura
Praga. Gli ottocenti tifosi del Napoli sono arrivati tra ieri e stamane nella capitare della Repubblica Ceca. La passione per la squadra azzurra li ha spinti ad affrontare il gelo di Praga (siamo intorno ai 2 gradi) che costringono i napoletani a spostarsi nel cuore della città con pause assai frequenti.

Benitez prepara una squadra che ha l'obbligo di non complicarsi la vita (come ha fatto a Berna) cercando comunque di non sfruttare le risorse a disposizioni, assai limitate anche perché tutte le assenze - Michu, Mertens, Zuniga e Insigne - sembrano concentrarsi tutti nella stessa zona del campo.



Rafa vuole chiudere qui il discorso Europa League. Il girone è veramente ridicolo per trascinarsi fino all'ultima giornata. Chissà se lo ha fatto apposta, ieri, quando ha detto che la formazione sarà "Rafael più altri dieci", imitando l'ex ct dell'Argentina Carlos Bilardo che spesso per nascondere la formazione diceva "gioca Maradona più altri dieci".

Tutto soffia a favore degli azzurri, a cui basta persino perdere con un gol di scarto per poter essere contenta.



I tifosi del Napoli sorridono e cercano di adattarsi alle abitudini di Praga bevendo tanta birra. Per spiegare il rapporto tra Repubblica Ceca e birra bastano un numero e una parola. Il numero è 170: ovvero i litri che ogni abitante ingurgita ogni anno, media calcolata comprendendo anche i bambini.



La birra aiuta a capire meglio Praga e la sua storia accompagnata, nei secoli, da un boccale schiumante. La città è piena di locali che, lingua e moneta a parte, potrebbero essere dappertutto tanto sono uguali. Ci sono poi i pub che si fingono antichi per mantenere il clima di una Praga senza tempo. Poi ci sono le vecchie e vere pivnice (birrerie) esistono ancora e sono esattamente come uno se le immagina: nomi di animali (traducendo: le due gatte, gli orsetti, il bue nero, la tigre d'oro), tavolacci intorno a cui le compagnie si mischiano, aria fumosissima (le sigarette sono ancora permesse), chiasso a ogni ora, spesso qualche fisarmonica, servizio sbrigativo fino alla rudezza. E soprattutto le birre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA