Gevi Napoli-Givova Scafati 102-92, vince il derby di chiusura, Milicic: «Se resto? Qui sono felice»

Pubblico caloroso che ha seguito la squadra, Dalla Salda: «Tifosi unici»

Tyler Ennis (foto Luca Olivetti)
Tyler Ennis (foto Luca Olivetti)
di Stefano Prestisimone
Domenica 5 Maggio 2024, 23:03 - Ultimo agg. 6 Maggio, 07:33
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La Gevi vince il derby di chiusura di stagione 102-92 e il finale dunque è un po' più dolce. La conquista della Coppa Italia è stata un'impresa che resterà nella storia del club, ma vedersi sfuggire sul filo di lana i playoff, (persi per differenza canestri con Tortona, ottava) dopo un intero campionato tra le prime 8 non è stato facile da metabolizzare.

Razionalmente il percorso dei partenopei è da considerare eccellente, con l’obiettivo di inizio stagione raggiunto in netto anticipo, un perenne tutto esaurito con 4mila presenze medie e un trofeo che fa bella mostra di sé in bacheca. Trofeo che verrà consacrato anche da un libro in uscita nelle prossime settimane, “Una coppa all’improvviso”. Meraviglioso l’abbraccio e l’ovazione dei 4mila del Palabarbuto.

Tutto ciò mentre già si parla di mercato. Milicic, che ha pianto a fine gara davanti all’applauso e ai cori per lui del pubblico, ha un contratto biennale con opzione per una terza stagione, ha sempre dichiarato di essersi innamorato della piazza, dei tifosi e della città.

Quindi un suo addio sorprenderebbe. Ma sollecitato sulla sua conferma, glissa: «Restare? Sono felicissimo qui, il club è solido, ho un ottimo rapporto con Dalla Salda, Llompart e i proprietari. Tutti hanno reso la mia vita confortevole a Napoli, i pagamenti sempre puntuali, ho potuto pensare soltanto al basket. Mi prendo la responsabilità per due mesi brutti dopo la vittoria in Coppa Italia e per non essere stato in grado di far risalire la squadra in questo finale, così come mi prendo i meriti per i primi sei mesi. Dove ho sbagliato dopo Torino?  Forse ho accontentato un po’ troppo i giocatori per cercare di motivarli, sarà una lezione anche per me.

Da qualche settimana girano false dichiarazioni su un mio addio, una voce che si è alimentata per una traduzione sbagliata e che ha alimentato nervosismo interno che non ci sarebbe dovuto essere. Come club dobbiamo essere più forti su queste cose, un po’ mi dispiace. Ho avuto offerte in precedenza, ma le chiacchiere con altri club sono sempre finite dopo due minuti».

Alessandro Dalla Salda rende omaggio al pubblico davvero meraviglioso: «A fine gara sono rimasti sugli spalti per mezzora per applaudire la squadra, non andavano più via. Una dimostrazione di affetto straordinaria».

In avvio settore ospite semivuoto e assente anche il patron scafatese Longobardi che dopo il brutto ko casalingo con Scafati ha chiuso i contatti con la squadra. È in arrivo un repulisti, compreso Boniciolli che ha già le valigie pronte. Partita da fine stagione tra due squadre senza più nulla da chiedere, ma pubblico numeroso e partecipe. Equilibrio nel primo quarto (25-25) con difese morbide e con Milicic che dà tanti minuti a Mabor, molto sostenuto dai tifosi. Il break arriva nel secondo quarto che sembra una gara di tiro da 3 (56-46). Terzo quarto sullo stesso trend, nel quarto parziale Scafati si avvicina a -4, ma l’assalto viene respinto.

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