Lurz, sotto il costume niente
Il tedesco ispezionato dopo la gara

Lurz, sotto il costume niente Il tedesco ispezionato dopo la gara
di Piero Mei
Giovedì 14 Agosto 2014, 14:40 - Ultimo agg. 17:46
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Sotto il costume niente. Finisce con una ispezione corporale e un nulla di fatto il sospetto che il tedesco Thomas Lurz, trentacinquenne, più di venti medaglie internazionali nel nuoto di fondo a cominciare dal primo argento che vinse proprio a Berlino nell’acqua nera di Potsdam nel 2002, indossasse non uno ma due costumi.Il che è proibito dal regolamento, che passò il costume gommato e galleggiante e adesso sta più attento, specie da quando si scoprì che il francese Leveaux ne indossava tre insieme e batteva avversari e primati. Era su una tavola da surf praticamente, a miglior galleggiamento e miglior tenuta aerodinamica e della rigidità. Così l’idea che Lurz indossasse un paio di costumi s’è fatta avanti e ogni mossa del tedesco sembrava avvalorare il sospetto, perché quando ne hai tutto ti sembra un indizio: anche l’aver sempre addosso i pantaloni della tuta pure quando fa caldo; anche, una volta sfilati quelli, mettersi l’asciugamano alla vita, tipo pareo; anche buttar via l’asciugamano dai fianchi giusto un secondo prima del tuffo di partenza. Due colori, un bordo intravisto: ci sono sempre i testimoni oculari, no? Così, gocciolante appena risalito dai 10 chilometri nuotati, tre giudici hanno chiesto a Thomas di calarsi le braghe. Il tedesco ha gelidamente risposto che lo avrebbe fatto ma al coperto, via, un po’ di pudore.Avveniva ai tempi del controllo del sesso per le ragazze, quando i colonnelli dell’Armata Rossa si radevano e gareggiavano tra le femmine. Così Thomas e i tre comandati guardoni si sono chiusi fra quattro mura e lì è avvenuta l’ispezione: sotto il costume niente, almeno di stoffa o altro tessuto. Argento confermato a Berlino, 12 anni dopo il primo.Il costume non aveva che un risvolto.







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