Il successo della staffetta solidale con Imma Cerasuolo

Una vera festa dello sport con la plurititolata campionessa paralimpica

Imma Cerasuolo con Adele e Giorgia
Imma Cerasuolo con Adele e Giorgia
di Diego Scarpitti
Martedì 20 Giugno 2023, 20:20
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«Nulla è impossibile, abbiamo bisogno solo di un po’ di tempo». E’ quanto si legge sulle magliette indossate da Adele e Giorgia, prima di cimentarsi nella staffetta solidale per sostenere la ricerca contro le malattie genetiche rare.

«L’emozione è stata la stessa di quella provata alle Paralimpiadi di Atene 2004», racconta sincera Imma Cerasuolo. «Evidente lo stupore e la felicità delle mamme, dei papà e dei parenti presenti. Spesso si dimentica di sognare», ammette la plurititolata campionessa napoletana.

 

Una medaglia d’oro da stimolo per gli altri. «Le bimbe non volevano uscire dall’acqua. Adele e Giorgia sono due piccole e straordinarie atlete che hanno dato una lezione di vita a noi adulti», osserva Cerasuolo.

Bracciate di solidarietà e inclusione. «La Scuola Isernia Nuoto ha sposato sin da subito la rassegna benefica.

Sono orgogliosa dell’iniziativa clorata, il primo evento di tanti altri. C’è sempre una possibilità per aiutare il prossimo. La vita non è mai finita se non si tocca. E la nostra gara è appena iniziata», argomenta l’atleta in cuffia e occhiolini classe 1980.

Piscina piena e ampia partecipazione. «Adele si è mostrata spedita con l’istruttore Francesco Cialella, Giorgia ha tenuto il passo. Ben 70 gli atleti che hanno preso parte alla staffetta, alternandosi tra stile libero, dorso, delfino, rana. In scena una vera festa dello sport. E’ stata veramente una emozione unica», ribadisce Cerasuolo. Il gioco di squadra si è rivelato vincente con Lucia Di Rollo, presidente Kimos onlus, Oriana Lauducci, delegata provinciale Telethon, il presidente Stefano Izzi.

Partenza e ripartenza. «Ringrazio la mia famiglia per quello che sono oggi, accompagnandomi sempre lungo il percorso della vita. Tutti possono essere in grado di superare piccoli e grandi ostacoli con un sorriso, un tempo più lungo, una caduta. E poi basta rialzarsi un’altra volta», asserisce Cerasuolo. «Tutto è possibile, basta avere fiducia», suggerisce la nuotatrice partenopea.

Premiazione. L’onorevole Elisabetta Christiana Lancellotta ha consegnato una targa a Camilla Paolino, risultata l’atleta più veloce. Il professor Iarussi è stato premiato come il concorrente più maturo. Cristina Viti, invece, come la concorrente più generosa. Greta quella più giovane (nelle foto di Egidio Marcocci e Alessandro Vespone). «La vita è come una gara: non è mai finita finchè non tocchi», conclude Cerasuolo.

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