Rigopiano, arriva la fiction sulla tragedia dell'albergo e scoppia la bufera: «Speculate sul dolore»

Rigopiano, arriva la fiction sulla tragedia dell'albergo e scoppia la bufera: «Speculate sul dolore»
Venerdì 10 Febbraio 2017, 14:31 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 18:11
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Pietro Valsecchi, amministratore delegato della Taodue film, ha annunciato di aver iniziato a lavorare su un progetto televisivo in 4 puntate dedicato alla drammatica vicenda della valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. Ed è già bufera. L'inizio riprese è previsto per settembre e la messa in onda a gennaio 2018, a un anno dalla tragedia. Le famiglie delle vittime sono sul piede di guerra. ««Sembra solo una scelta irrispettosa per le vittime e i loro familiari, dettata probabilmente da scopi unicamente commerciali».

«È un progetto molto importante - si legge in una nota della casa di produzione che fa capo a Valsecchi - che stiamo scrivendo con il supporto e il coinvolgimento di chi ha vissuto in prima persona questa vicenda: superstiti, famigliari delle vittime, soccorritori».

«Sono state giornate che abbiamo seguito tutti con emozione e partecipazione, in un'alternanza di
sentimenti, dalla trepidazione per chi era intrappolato, il sollievo per chi è stato salvato, la commozione per le vittime, l'ammirazione per chi ha lottato fino all'ultimo per salvare vite umane e infine anche la legittima domanda che tutti si pongono: si poteva evitare questa tragedia?».

Con questa miniserie, «certamente molto impegnativa produttivamente, vorremmo fare luce - conclude la nota diffusa da Taodue - sulla verità dei fatti e insieme rendere omaggio alle vittime e a tutti quegli uomini e donne che in condizioni proibitive e a rischio della loro stesa vita, non si sono risparmiati, lavorando senza tregua per cercare i superstiti.»

LA POLEMICA «Sembra solo una scelta irrispettosa per le vittime e i loro familiari, dettata probabilmente da scopi unicamente commerciali». Così l'avvocato Camillo Graziano, legale dei familiari di Stefano Feniello, una delle 29 vittime della tragedia dell'hotel Rigopiano, commenta a nome dei suoi assistiti la notizia di una fiction televisiva sulla valanga, che la Taodue ha annunciato di voler realizzare. «Apprendiamo con enorme stupore - dice il legale - che la casa produttrice Taodue ha in programma di realizzare una fiction televisiva sulla tragedia di Rigopiano. Stupore dettato, soprattutto, dalle tempistiche: a nemmeno un mese dal fatto, c'è già chi pensa a trasformare un dramma di tali proporzioni in una serie tv. Leggiamo, inoltre, che le riprese inizieranno a settembre per andare in onda a gennaio 2018 e che addirittura stanno già lavorando al progetto, con 'il supporto e il coinvolgimento di chi ha vissuto in prima persona questa vicenda: superstiti, famigliari delle vittime, soccorritorì». «Precisato che supporto e coinvolgimento alla famiglia Feniello non ne è stato mai chiesto - sottolinea l'avvocato Graziano - ci chiediamo che senso abbia, in questo momento, una fiction il cui scopo, a dire del signor Valsecchi, sarebbe anche quello di 'fare luce sulla verità dei fattì. La verità dei fatti la sapremo solo quando si saranno celebrati tutti i gradi di giudizio, non certo dopo aver visto una serie televisiva scritta all'indomani della tragedia», conclude il legale della famiglia Feniello.


«È un atto di rispetto e di omaggio alle vittime e ai soccorritori che rappresentano quella parte dell'Italia che merita di essere raccontata e lodata», dice invece Paolo Capone, Segretario Generale UGL, «Undici sopravvissuti, ventinove le vittime e numerosi gli Eroi, quei soccorritori che hanno lavorato, in condizioni estreme, giorno e notte per salvare vite umane.

Il loro coraggio e la loro dedizione meritano di essere elogiate. Parlo di Poliziotti, Volontari, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, Soccorso Alpino, Operatori Sanitari, Protezione Civile, Esercito, Croce Rossa. Dimostrazione di un'Italia virtuosa che non si arrende davanti al dolore di una catastrofe e che sarà d'esempio per le nuove generazioni, che hanno bisogno di punti di riferimento, Eroi comuni, a cui ispirarsi».

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