Nunzia De Girolamo, debutto a Rai Tre con il marito Boccia. La storia d'amore fra rivali e quel timore, «se Berlusconi ci scopre»

Nunzia De Girolamo, debutto a Rai Tre con il marito Boccia. La storia d'amore fra rivali e quel timore, «se Berlusconi ci scopre»
Nunzia De Girolamo, debutto a Rai Tre con il marito Boccia. La storia d'amore fra rivali e quel timore, «se Berlusconi ci scopre»
Domenica 8 Ottobre 2023, 18:47 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 07:14
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Buona la prima (serata). Nunzia De Girolamo è pronta al grande debutto a Rai Tre. Martedì 10 ottobre parte "Avanti popolo", il nuovo programma della giornalista e già ministra di centrodestra chiamato a colmare un'eredità pesante (in termini di share): "Carta Bianca" di Bianca Berlinguer, nel frattempo migrata a Mediaset.

Il debutto

Una prima "in famiglia". Così almeno raccontano le indiscrezioni, finora non smentite, che parlano di un ospite a sorpresa per l'esordio Rai di Nunzia. Chi? Un volto noto della politica italiana, notissimo alla giornalista perché, tra le altre cose, è suo marito: Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, già ministro, ora fedelissimo di Elly Schlein.

Si inizierà dunque, salvo smentite, con un'intervista in casa che può aiutare ad alzare lo share ai nastri di partenza.

Sia chiaro, a patto che si parli di politica e nient'altro, o quasi. Del resto la coppia De Girolamo-Boccia, tra le più affiatate dei palazzi della politica italiana, ha sempre cercato di tenere distinti i piani. Per quel che si può.

La storia

Sposati dal 2011, una figlia, divisi tra Parlamento, governo e tivvù, Nunzia e Francesco hanno incrociato ormai più di dieci anni fa le loro strade personali. Mai quelle politiche, sempre rimaste parallele.

Lei deputata campana, Forza Italia, folgorata sulla via del Cav Berlusconi e presto assurta ai ranghi dirigenti della pattuglia azzurra, poi un passaggio nella nuova formazione di Angelino Alfano prima di tornare a casa. Lui, Boccia, economista e dirigente ministeriale con Prodi a Palazzo Chigi, poi la lunga gavetta sul territorio e a Roma nel neonato Pd, colonnello di Walter Veltroni prima e di Enrico Letta poi, ministro alle Autonomie nel governo Conte-bis.

Due storie diverse, si direbbe opposte, che pure si sono intrecciate e unite in un rapporto personale fra rivali in Parlamento coltivato nel tempo. E, almeno inizialmente, con grande discrezione. Non è stato un amore facile, quello sbocciato tra la mattatrice tv forzista e il veterano dem ai tempi di Berlusconi.

Gli inizi

E' quanto entrambi hanno raccontato negli anni con dettagli curiosi su una relazione nata e fiorita dietro le quinte delle opposte tifoserie. Galeotto fu un incontro sul caos rifiuti all'Università di Napoli, siamo nel 2009, a Palazzo Chigi è in sella (saldo, per il momento) il Cavaliere. Il pubblico è di centrosinistra, assai ostico per la giovane De Girolamo che dal palco riceve qualche fischio. Sicché Boccia, che invece giocava in casa, cerca di difenderla, invano. "Mi difendo da sola", risponde di carattere la giornalista e deputata azzurra. 

Di qui la chimica, l'intesa (personale, mai politica) che porta a una frequentazione inizialmente clandestina, lontana dai riflettori. Il viaggio in Libano, in due, perché "laggiù nessuno ci conosceva" racconterà Nunzia. E poi la convivenza sempre al riparo da occhi indiscreti. "Quando uno dei due riceveva una telefonata di lavoro andava a parlare in un’altra stanza. La politica doveva rimanere fuori dal rapporto, altrimenti sarebbe finita male e subito”.

Il sigillo di Berlusconi

Poi l'uscita allo scoperto. Con un passaggio chiave, che i due compagni hanno più volte ricordato negli ultimi anni: la benedizione, si fa per dire, di Berlusconi. "Temevamo ci scoprisse". E invece, come spesso è capitato, la reazione dell'uomo di Arcore alla relazione svelata è stata opposta ai pronostici. Un sorriso e una raccomandazione alla "sua" Nunzia: “Va bene, basta che ti tratti come una regina”. 

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