Covid, medico No Vax sospeso parla a Radio1. Bufera su "Giù la maschera". Rai: «Azienda si dissocia da sue affermazioni»

Il direttore Pionati: «Conduttori precisino che sono espresse a titolo personale»

Covid, medico No Vax sospesa parla a Radio1. Bufera su "Giù la maschera". La Rai: «Azienda si dissocia da sue affermazioni»
Covid, medico No Vax sospesa parla a Radio1. Bufera su "Giù la maschera". La Rai: «Azienda si dissocia da sue affermazioni»
Martedì 19 Settembre 2023, 14:08 - Ultimo agg. 18:45
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Bufera sulla trasmissione di Radio1 Giù la maschera, condotta da Marcello Foa, che aveva generato critiche da parte dell'opposizione già al momento dell'annuncio della messa in onda perché accusata di essere espressione della Rai filo-leghista. A provocare sdegno è ora la decisione dell'ex presidente della tv pubblica di dare voce a Massimo Citro della Riva, psicoterapeuta sospeso dall'Ordine dei medici nel 2021 per essersi rifiutato di farsi inoculare il vaccino anti-Covid. La sue parole di contestazione, sia nei confronti della pericolosità del virus che delle strategie messe in campo dalla comunità scientifica internazionale per contrastarlo, hanno determinato forte malumore nei vertici di Viale Mazzini, tanto che l'Ad Roberto Sergio avrebbe chiesto una puntata riparatoria. Il medico, già conosciuto al pubblico televisivo per aver preso parte ad alcuni talk, è autore del libro Eresia, che ha avuto successo negli ambienti no vax perché sostiene la tesi che il vaccino possa alterare il dna umano.

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La polemica

Nel corso della trasmissione, che vedeva come ospiti anche l'ex funzionario Oms Francesco Zambon e l'infettivologo Massimo Galli, Citro della Riva ha, tra l'altro, affermato che con l'inoculazione «introduciamo nell'organismo una pericolosa tossina senza la minima attenuazione, che produce tutti i danni che stiamo vedendo». «È inutile che facciamo finta che non sia così - ha proseguito -.

Non serve a nulla perché non è un vaccino. Non solo non lo hanno attenuato, ma lo hanno potenziato per renderlo ancora più pericoloso. È un disastro, c'è una volontà di fare del male. È evidente». Tutte tesi che hanno provocato sconcerto al settimo piano di Viale Mazzini, che ha preso le distanze con una nota: «Si tratta di affermazioni gravi che possono ingenerare confusione nell'opinione pubblica ed essere fuorvianti rispetto alla doverosa tutela della salute dei cittadini». Sergio - secondo quanto si apprende - avrebbe immediatamente chiamato il direttore di Radio1, Francesco Pionati, per chiedere una puntata riparatoria che consenta ai rappresentanti del ministero della Salute di dare le corrette informazioni sulle vaccinazioni. Sconcertata anche la presidente Marinella Soldi. «Sono frasi che non corrispondono in alcun modo nè al mio personale pensiero, nè alla linea editoriale dei Gr e di Radio1», ha affermato Pionati.

 

Le reazioni

La task force anti fakenews sul Covid, istitutita dalla tv pubblica, ha, inoltre, smentito con risultanze scientifiche in un documento tutte le affermazioni di Citro della Riva, a partire da quella secondo cui il virus ormai sarebbe endemizzato e avrebbe una letalità inferiore all'influenza, per finire a quella secondo cui con la proteina spike si introdurrebbe nell'organismo una pericolosa tossina. Insorgono sia l'Usigrai che esprime «sconcerto per le posizioni anti-scientifiche andate in onda», che i parlamentari del Pd in Commissione di Vigilanza Rai. «In un momento così delicato dell'azione di contrasto al Covid - si chiedono questi ultimi - il servizio di informazione pubblico non dovrebbe avere l'obbligo di puntare sulla scienza nell'offrire le informazioni più corrette e utili alle cittadine e ai cittadini italiani?». Critiche arrivano anche da esponenti di tutta l'opposizione, da Italia Viva a Sinistra Italiana, oltre che da giornalisti come Enrico Mentana. «Quando una trasmissione si chiama 'Giù la mascherà - scrive il direttore del Tgla7, postando un articolo sulla vicenda - e ospita uno stregone antiscientifico che accusa il vaccino di ogni nequizia, vuol far credere a chi la segue che la comunità scientifica ha agito contro i cittadini, ed è giunto il momento di »smascherarla«. Una vergogna, sarebbe una macchia nerissima per qualsiasi emittente, figuriamoci per il servizio pubblico».

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