Il cantante degli Afterhours infatti, impegnato col programma Ossigeno che andrà in onda da giovedì su Rai 3, non ha ancora sistemato dei particolari importanti con la produzione: «Avevo detto che avrei voluto portare la musica più al centro ma ho fallito – ha spiegato in un’intervista a La Stampa - anche se con le band ho fatto un percorso più preciso dell'anno prima. L'unica cosa degna di nota uscita da lì ce l'avevo io e non mi riferisco solo ai Måneskin. Continuo a pensare che XFactor possa fare tanto per la musica. Ho ancora voglia, ma il livello del tavolo dei giudici sulla competenza musicale deve migliorare».
Nonostante la presenza su Rai e Sky non si ritiene un uomo tv: «No, non mi vedo così. Il programma che faccio non è molto diverso dal festival che organizzavo, “Hai paura del buio?”, si parla un po' di più, però si suona tanto e ci sono le performance. Alla fine sto portando in tv quello che ho sempre fatto. E il bello è che non mi sono adattato più di tanto, anzi sto facendo ciò che dicevo di voler fare andando a XFactor. È uscito anche un film su Caravaggio di Sky con la mia voice over, che è una di quelle cose che non mi sarei potuto permettere qualche anno fa. Lo stesso vale per Ossigeno».