«Gomorra» arriva in centro
e Ciro rapina una banca

«Gomorra» arriva in centro e Ciro rapina una banca
di ​Diego Del Pozzo
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 08:58
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Fumi, spari, urla all'interno e davanti a una banca: fermi tutti, è una rapina. Ma per fiction. Il set dell'attesissima terza stagione di «Gomorra La serie» è arrivato al centro di Napoli, dopo un primo mese di riprese campane nell'area flegrea e nei quartieri periferici di Ponticelli e Scampia, tradizionali scenari delle prime due stagioni del «crime» sui clan camorristici partenopei prodotto da Sky e Cattleya, girato finora quasi tutto negli anfratti più degradati e oscuri della periferia cittadina (a partire dalle Vele di Scampia) e pronto adesso ad ampliare la gamma degli ambienti con una maggiore presenza dei quartieri centrali. 
 

Così, dopo aver girato nei giorni scorsi nel parcheggio multipiano dell'aeroporto di Capodichino, la troupe guidata dai due registi Claudio Cupellini e Francesca Comencini s'è spostata ieri nel quartiere collinare del Vomero, nel cuore elegante della Napoli più borghese, per la realizzazione della complessa sequenza d'azione di una rapina in banca, che nelle intenzioni degli sceneggiatori finanzierà le attività del clan guidato dal Ciro Di Marzio di Marco D'Amore dopo il dirompente finale della scorsa stagione con l'omicidio di don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino) per mano dello stesso Ciro «L'Immortale».

L'appuntamento è alle sei del mattino, con una decina di tir della produzione parcheggiati, per motivi logistici, lungo il più ampio viale Raffaello. Il set vero e proprio, invece, è allestito all'angolo tra via Kerbaker e via Solimena, a pochi passi da piazza Vanvitelli, in un luogo della città molto trafficato. La sequenza da girare è ambientata all'esterno e all'interno di una banca, ricostruita scenograficamente in alcuni locali commerciali, non più in uso, che ospitavano un vero istituto bancario.

Il lavoro prosegue per l'intera giornata, col coinvolgimento del Comune e della Polizia municipale, per gestire il traffico automobilistico, dato che le riprese avvengono senza chiusura totale dell'area. Intorno, come richiamati dalla presenza degli enormi riflettori montati sui marciapiedi, sostano composti per ore parecchi curiosi e appassionati, ulteriore segnale di quanto, ormai, la serie sia diventata un autentico fenomeno di costume. A dirigere le operazioni c'è Francesca Comencini, perfettamente a suo agio nelle sequenze action, dopo quella spettacolare del lungo inseguimento in auto alla William Friedkin dello scorso anno acclamata da critica e fans. Protagonista di giornata è Marco D'Amore, che nelle pause tra un ciak e l'altro si nasconde dallo sguardo dei curiosi sotto un avvolgente giaccone impermeabile blu scuro con tanto di cappuccio e sciarpone a coprirgli il volto. Si parte.

L'operatore con la macchina a mano inquadra indietreggiando tre rapinatori che, pistole in pugno, avanzano lungo il muro esterno dell'istituto, rinominato Credito bancario del Tirreno nella finzione scenica. Dall'interno, i tecnici degli effetti speciali arricchiscono le riprese con fumo artificiale per suggerire un incendio. Sui marciapiedi tutt'intorno e dai balconi degli edifici adiacenti, gli sguardi degli appassionati sono per D'Amore, con qualche ragazzina che, nelle pause, grida sporadici «Ciro!» per attrarre l'attenzione dell'attore. Il girato comporrà una sequenza serratissima, lunga diversi minuti, con i rapinatori destinati a fuggire attraverso il sottosuolo, anche se un tombino capriccioso non vuol saperne di sollevarsi, nonostante gli sforzi dei Vigili del fuoco di supporto sul set, costringendo la Comencini a rigirare la sequenza parecchie volte.

La scena sotterranea sarà completata nei prossimi giorni, con riprese nei tunnel dell'acquedotto comunale, grazie all'accordo con la società municipalizzata Abc Napoli, reso possibile col coordinamento della Film Commission Regione Campania, che anche quest'anno supporta la produzione. Dopo il travolgente successo delle prime due stagioni, con i record d'ascolto, i premi, le polemiche, la distribuzione in mezzo mondo, «Gomorra» si rinnova strizzando ancora una volta l'occhio all'attualità e alla cronaca per trasfigurarle artisticamente. Così, con la terza stagione, la serie ispirata al bestseller di Roberto Saviano approda al centro di Napoli e, tra le sue trame, inserisce anche le «paranze dei bambini», gang composte da giovanissimi fuori controllo, presenti in alcuni quartieri cittadini e al centro del libro più recente dello stesso Saviano. Dopo l'uscita di scena del boss Pietro Savastano, a contendersi la guida del clan saranno con ogni probabilità il figlio Genny (Salvatore Esposito) e la nuova compagna del padrino morto, la Patrizia interpretata da Cristiana Dell'Anna.
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