Il colpo d'occhio della Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma gremita dà il senso dell'ultimo saluto ad Andrea Purgatori. Una lunga processione composta di familiari, amici, il mondo del giornalismo compatto e della cultura a più livelli è stato il prologo alla funzione celebrata da Don Walter Insero. L'affetto e la stima è percepibile nella basilica piena fino a sfidare il caldo di quest'estate. Nei primi banchi siedono i familiari. I tre figli Ludovico, Edoardo e Victoria, l'ex moglie Nicole Schmitz e l'attuale compagna Enrica Dall'Ara. E poi i direttori di testate e televisione. Tutto il "mondo" de La7, l'editore Urbano Cairo, Enrico Mentana, Diego Bianchi, Luca Telese, Massimo Giletti. Sparsi nella navata, lo scrittore Roberto Saviano, arrivato con la scorta, così come Il magistrato Mino Di Matteo. Ancora, Andrea Salerno. Laura Boldrini. Tutto il mondo del giornalismo e dello spettacolo riunito compatto. Massimo Gramellini, Amedeo Giria. Simona Izzo, Sabina Guzzanti, Veronica Pivetti, Giulio Scarpati, Francesco Montanari, Francesco Pannofino, Enrico Vanzina, Leopoldo Mastelloni.
«Questa basilica riesce a contenere a fatica l'affetto e la stima per Andrea - recita Don Walter Insero nell'omelia - Giornalista d'inchiesta, scrittore, ma anche attore sceneggiatore, conduttore, un talento straordinario quello di Andrea».
Il rettore della basilica ricorda Purgatori in modo affettuoso e familiare: «Nato nel 1953, inizia con gli studi di legge ma non li completa, scopre l'amore per la cronaca e il giornalismo, inizia scrivendo necrologi poi vince una borsa di studio alla Columbia University e per lui si aprono nuovi orizzonti, conosce un modo nuovo di fare giornalismo d'inchiesta con la sua curiosità, la voglia di raccontare storie, di conoscere, con la vocazione giornalistica di farne racconto.