San Carlo, l'Otello migrante
tra le magie di Rossini | Video

San Carlo, l'Otello migrante tra le magie di Rossini | Video
di ​Donatella Longobardi
Giovedì 1 Dicembre 2016, 08:53 - Ultimo agg. 10:28
3 Minuti di Lettura

Le immagini dei migranti sui barconi della speranza sono un colpo al cuore della musica di Rossini. È «Otello», l'«Otello» di Gitai, dove il Moro assomiglia a uno dei tanti migranti che sbarcano sulle nostre coste sorprende e conquista il San Carlo. Un teatro gremito ha accolto ieri sera il debutto del capolavoro rossiniano che mancava dalle scene napoletane dal 1867. Applausi per il cast e il direttore Ferro, qualche dissenso per il regista israeliano. Duecento anni esatti sono passati invece dal debutto al Teatro del Fondo, l'attuale Mercadante, il 4 dicembre del 1816. E quest'allestimento sulle scene e i costumi da Oscar di Dante Ferretti e Gabriella Pescucci che, come ha suggerito il direttore artistico sancarliano Paolo Pinamonti, «lancia un ponte tra il 1816 e l'oggi», fa discutere e applaudire.
 



Fuori dal teatro un piccolo gruppo di contestatori protesta contro la passerella dei politici in vista del referendum, il ministro per le riforme Maria Elena Boschi entra dal giardino di Palazzo Reale e subito smorza la polemica: «Nessuna passerella, il governo è sempre presente alle prime importanti». Non è d'accordo il sindaco de Magistris che, alla fine, snobba anche la cena di gala. Nel foyer è stata allestita la preziosa mostra di gioielli Bulgari della collezione Heritage, pezzi unici dagli anni Venti ad oggi. Gioielli indossati anche in scena dal soprano Nino Machaidze, una Desdemona appassionata e tenace, fulcro di tutta la vicenda, storia di amore, morte e gelosia che però non va di pari passo con l'omonima opera verdiana né con la tragedia di Shakespeare. Felicissima alla fine del successo personale: «Una serata fantastica».

«Siamo felici di riportare alla luce questo gioiello, a 200 anni dalla composizione, e a 150 dall'ultima esecuzione al San Carlo, con un team internazionale, Amos Gitai, Dante Ferretti, Gabriella Pescucci, con Gabriele Ferro sul podio dei nostri complessi artistici, e un cast importante», nota la sovrintendente Rosanna Purchia. Che col sindaco de Magistris, presidente della Fondazione San Carlo, ha accolto gli ospiti istituzionali nel palco reale. Con il ministro, il presidente della Regione, De Luca, il segretario generale di Palazzo Chigi Aquilanti, il sottosegretario Migliore e i consiglieri della Fondazione, Bruno, Lignola, Maffettone e Tesauro con il presidente degli industriali Ambrogio Prezioso. In uno dei palchi laterali Beppe Menegatti e Carla Fracci, entusiasti della parte vocale dello spettacolo, meno dell'allestimento. Fa il tifo invece per la Pescucci il direttore dello stabile, De Fusco: «La migliore costumista del mondo». Felice Gitai con il suo assistente Bauduin: «Un'esperienza unica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA