Roberto Bolle: «Io e il robot, che ballo»

Roberto Bolle: «Io e il robot, che ballo»
di Enzo Gentile
Mercoledì 19 Dicembre 2018, 12:36
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Non c'è due senza tre. E così «Danza con me» e Roberto Bolle tornano nella speciale collocazione dell'1 gennaio, per aprire nel migliore dei modi, con un pieno di ascolti, la stagione di RaiUno. Sotto l'egida di un terzo direttore di rete, dopo Andrea Fabiano e Angelo Teodoli, ora è la volta di Teresa De Santis: per circa tre ore gli appassionati della danza, intesa come disciplina e spettacolo completo, a 360 gradi, ma anche il grande pubblico generalista innamorato del sex symbol, potranno godere delle evoluzioni, della perfezione del nostro fuoriclasse più acclamato e riconosciuto all'estero, un artista puro che già nelle precedenti edizioni aveva dominato lo share.

L'anno scorso furono cinque i milioni di spettatori a seguire le sue evoluzioni, a riprova che la qualità può tranquillamente coincidere con un pubblico di massa, come confermano anche i riconoscimenti come il premio quale miglior programma di entertainment europeo conquistato nello scorso settembre, nella prestigiosa competizione Rose d'or.

«Il lavoro che bisogna mettere in conto per realizzare una trasmissione come questa», racconta Bolle, «è tantissimo e riguarda una squadra di molte persone per cui i meriti e il successo vanno condivisi tra tutti. Rispetto agli anni scorsi abbiamo deciso di alzare ulteriormente l'asticella, e quindi oltre a un cast stellare ecco una cura particolare per i testi, affidati a un autore come Stefano Massini. Ma in generale l'apporto di tutti è stato eccellente».

Gli ospiti che si susseguiranno al fianco di Bolle vanno a rappresentare vari segmenti dell'universo dell'intrattenimento, a sottolineare anche la disponibilità del protagonista ad incrociare i linguaggi e le suggestioni espressive: affiancato da Pif nella conduzione, l'etoile dei due mondi - così viene soprannominato il quarantatraeenne ballerino di origini piemontesi - verrà raggiunto per i diversi numeri da Cesare Cremonini, Fabio De Luigi, Luca e Paolo, Ylenia Pastorelli, Valeria Solarino, Stefano Accorsi, il gruppo di attori del film «I moschettieri del re» (Pierfrancesco Favino, Valerio Mastrandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo) e da una collega che merita una sottolineatura: «Avremo con noi anche Alessandra Ferri e per tutti gli appassionati è una magnifica sorpresa: non duettavamo insieme dal 2007 e poterci esibire in un fantastico passo a due per me è stato un vero regalo. Ma i colleghi che ho l'onore di avere con me sono anche molti altri, Polina Semionova del Teatro di Berlino, Melissa Hamilton del Royal Ballet di Londra, Elisa Badenes del Balletto di Stoccarda, Alexander Riabko del Balletto di Amburgo, Nicoletta Manni e Virna Toppi della Scala.

Ma l'ospite più inatteso con cui danzare è... un robot: «Una macchina da una tonnellata e mezzo di peso, al cui braccio meccanico mi appenderò per un insolito passo a due. È l'ultima frontiera di un'arte antica, e anche uno dei momenti più curiosi di questo show», confessa Roberto, che prima di sincronizzare i movimenti necessari ha subito un piccolo incidente.

E mentre annuncia che a maggio viene confermata la settimana milanese «On dance», e che il 16 e 17 luglio sono previste due serate all'Arena di Verona, Bolle si lascia sfuggire anche un accenno a Sanremo, dove con molta probabilità figurerà tra gli ospiti d'onore: «Questa avventura inizia proprio con la mia partecipazione al Festival del 2016: mi si è offerta una opportunità, quella della televisione, che non avevo mai contemplato. Ma io ho una passione assoluta per la danza e quando ho capito che queste erano occasioni per divulgare, per portare la bellezza anche fuori dai teatri, mi sono convinto e lanciato. Così mi sono sciolto, ho imparato a divertirmi, a dialogare con la tecnologia, e ho accettato di mettermi in gioco, anche nelle cose che proprio non mi appartengono, come cantare. E ho notato che l'interesse è in aumento, che la danza viene percepita come un atto culturale e artistico, ma anche di intrattenimento leggero. Danza con me è sicuramente un programma ambizioso, in cui mettere ironia e impegno allo stesso livello, nella dimostrazione che un'altra forma di televisione è possibile. I mondi e le anime della danza sono molteplici: noi vogliamo dimostrarlo e permettere a chi ci guarda da casa di scegliere quello preferito. Con la garanzia di aver fatto tutto il possibile e anche qualcosa di più».
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