«Emone», l’Antigone rivisitata da Piccolo al San Ferdinando

Una scena di «Emone» nella foto di Marco Ghidelli
Una scena di «Emone» nella foto di Marco Ghidelli
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 19 Marzo 2018, 14:19
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Debutta il 20 marzo (ore 21) al Teatro San Ferdinando di Napoli (con repliche fino a domenica 25) lo spettacolo «Emone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato», testo dello scrittore napoletano Antonio Piccolo vincitore nel 2016 del Premio per la Nuova Drammaturgia italiana promosso dalla Fondazione P.L.A.TEA., messo in scena da Raffaele Di Florio su produzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale, Teatro di Roma–Teatro Nazionale, in collaborazione con P.L.A.TEA. Fondazione per l’Arte Teatrale. Regia, scene, costumi e disegno luci dello stesso Di Florio, interpreti dello spettacolo sono Paolo Cresta, Gino De Luca, Valentina Gaudini, Anna Mallamaci, Marcello Manzella. Le musiche sono di Salvio Vassallo.

Dopo Napoli lo spettacolo sarà a Roma, al Teatro India dal 10 al 15 aprile; a Bologna, all’Arena del Sole/Sala Thierry Salmon dal 17 al 22 aprile; a Torino, al Teatro Gobetti dal 24 al 29 aprile.

Antonio Piccolo ripropone il mito di Antigone da un punto di vista che non era mai stato considerato: quello di Emone, figlio di Creonte e promesso sposo dell’eroina sofoclea. Con alcune varianti che riguardano, tra l’altro, i rapporti tra Ismene, la sorella di Antigone, e lo stesso Emone. Questa originale rappresentazione del mito sofocleo è un testo che attraversa tutti i generi teatrali, dalla commedia alla farsa, alla tragedia, sul ritmo di un fantasioso e affascinante dialetto napoletano che mescola alto e basso, registri letterari e popolari, lirismo e comicità. Il mito rivive così nella sua sostanza più autentica, specchio antico e rinnovato per parlare allo spettatore di oggi d’amore, di politica, di rapporti tra padri e figli. Un testo che sfida i parametri consueti del teatro contemporaneo riuscendo a sorprendere, divertire e commuovere.

Nell’ambito delle rappresentazioni: Mercoledì 21 marzo (ore 13) nell’Aula 710 in Via Marina 33, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento Studi Umanistici, l’autore Antonio Piccolo parlerà del suo testo. L’incontro è curato da Francesco Cotticelli e Mariano d’Amora e moderato da Ettore Massarese. 
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