Sanremo, Virginia strapazza
Baglioni, boato per i Negramaro
emozioni con Taylor, Giorgia e Paoli

Sanremo, Virginia strapazza Baglioni, boato per i Negramaro emozioni con Taylor, Giorgia e Paoli
Giovedì 8 Febbraio 2018, 20:40 - Ultimo agg. 9 Febbraio, 10:14
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La terza puntata del Festival di Sanremo scatta con uno scatenato Claudio Baglioni solo sul palco che canta una versione trascinante di Via: «La mia sigaretta rossa brilla...». Una carica di energia che travolge anche Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino che abbracciano il direttore artistico. Lei in blu notte, gli uomini in nero (a quando un po' di colore per loro?) con la Hunziker dai capelli raccolti da uno chignon laterale con effetto assai chic, in linea con l'abito a balconcino trasparente "protetto" da losanghe nere e inserti Swarovski disegnato da Trussardi. Sul décolleté, non in evidenza come le altre sere, un prezioso pendente: pietra centrale blu circondata da brillanti.  

La possibile sorpresa della serata si materializza quasi subito: sul palco arriva Virginia, e del dittatore artistico in pochi minuti non c'è più traccia: la comica spettina Baglioni, lo chiama «sex symbol», acclamato dalle signore («quest'anno ci sono più milf all'Ariston che alle terme di Saturnia»), lo sbeffeggia definendolo «lo zio di Gianluca Vacchi», che ha portato al festival «la sua prima fidanzatina, quella che balla con Lo Stato Sociale». Appena un cenno ai politici («sai che ce n'è uno in platea, finalmente è venuto, dopo tre anni che conduceva un uomo di colore», scherza alludendo a Salvini, atteso venerdì, e a Conti), poi l'attrice imita Michelle Hunziker e Ornella Vanoni, contagia Baglioni che le fa il verso a sua volta proponendo la parodia di Belen Rodriguez.

Il finale, esplosivo, è il duetto sulle note di Canto (anche se sono stonato), omaggio a Lelio Luttazzi.

 

 


A strapazzare il direttore artistico ci pensa anche Pierfrancesco Favino: prima gioca con le citazioni di Noi no, poi fa Steve Jobs e in perfetta pronuncia americana introduce un nuovo device«, il 'BaglionOnè, il povero Baglioni in versione replicante. I Negramaro meritano la standing ovation dell'Ariston: dopo aver cantato Mentre tutto scorre e La prima volta, Giuliano Sangiorgi regala un brivido con Poster, in un arrangiamento inedito. James Taylor ha scelto il Rigoletto per la sua esibizione all'Ariston: La donna è mobile, voce e chitarra, è il suo omaggio alla musica italiana. Dopo la hit Fire and Rain, la chiusura con Giorgia è nel segno della classe assoluta con Yoùve got a friend.

La storia della canzone d'autore si prende il palco quando Baglioni, Paoli e Rea rendono un gigantesco e commovente tributo a Fabrizio de André (Canzone dell'amore perduto) e Umberto Bindi, massacrato dall'odio per i diversi (Il nostro concerto), per finire con Una lunga storia d'amore. E ha ragione Rea quando abbraccia i due amici e dice Promossi dopo una magistrale performance al pianoforte. Michelle, adesso in rosa, sempre più padrona della scena - anche quando dimentica di presentare Avitabile e Servillo e rientra di corsa con disinvoltura - porta sul palco i temi della battaglia per le donne: una finta contestazione dalla platea diventa un flash mob di attrici e cantanti, in un medley di brani di Baccini, Ligabue, Berté, Bennato che non può che concludersi con la canzone manifesto Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia.

Baglioni regala alla giornalista del Tg1 Emma D'Aquino "Sabato pomeriggio", a Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria l'esibizione in coppia con Sarà per te di Francesco Nuti.

Nel 'Baglioni & Friends' c'è spazio anche per Memo Remigi, che finge un malore per lanciare l'ingresso del maresciallo Cecchini-Nino Frassica.

Sfilano altri 10 Big in gara: oltre a Meta-Moro e Avitabile-Servillo, tocca a Giovanni Caccamo, Lo Stato Sociale (che portano appuntati alle giacche cartellini con i nomi dei cinque metalmeccanici della Fiat reintegrati dopo il licenziamento, ma mai tornati in fabbrica), e ancora Luca Barbarossa, Mario Biondi, Max Gazzè, Noemi (con scollatura osé che lascia intravedere i seni), Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, The Kolors. In base ai voti della sala stampa, Gazzè, Stato Sociale, Meta-Moro sono al top; poi The Kolors, Barbarossa, Avitabile-Servillo; nella zona rossa Facchinetti-Fogli, Biondi e Caccamo. Sul palco anche altri quattro Giovani. In base alle preferenze della giuria demoscopica (che vale per il 30%), Mudimbi è in testa, seguono Ultimo, Eva e Leonardo Monteiro. Domani si giocheranno la finale.


Infine Mirkoeilcane è il vincitore del Premio Enzo Jannacci di NuovoImaie, il riconoscimento dedicato alla migliore interpretazione per la categoria Nuove Proposte al 68/o Festival della canzone italiana. La giuria, composta da Paolo Jannacci, da NuovoImaie con il portavoce Dodi Battaglia e da Maldestro, vincitore della scorsa edizione, ha votato l'interpretazione del cantautore romano autore di «Stiamo tutti bene» come la più meritevole, seguita da «Il mago» di Mudimbi e «Il Congiuntivo» di Lorenzo Baglioni. 






 

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