Il diario di Rocco Hunt: svegliamoci e non facciamo gli americani

Il diario di Rocco Hunt: svegliamoci e non facciamo gli americani
di Rocco Hunt
Giovedì 11 Febbraio 2016, 16:35 - Ultimo agg. 23:12
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Stavolta vi scrivo dalla green rom, prima di provare la mia cover di stasera, «Tu vuo' fa l'americano», capolavoro di Carosone, il papà della moderna canzone napoletana, che riproporrò all'Ariston con molto rispetto, ed appena qualche strofa rap aggiunta, per suggerire a tutti noi rapper di pensare più alla nostre radici che ai catenoni gangsta.
Inizio ad avvertire un po' di stanchezza, ma è inevitabile, e poi fila tutto alla grande a questo Sanremo. Stasera con Clementino, Neffa, Ruggeri, Caccamo & Iurato faremo una sorta di Festival di Napoli 2.0, la canzone napoletana c'è e si farà sentire forte e bene.
La mia «Wake up», intanto, ha convinto, sembra, persino il cardinal Ravasi e non mi sembra poco, anche se io non sono proprio praticante, la mia fede è messa alla prova dal governo della Chiesa.
A proposito: martedì sera io non ho indossato la coccarda tricolore pro-Cirinnà solo perché non avevo capito che cosa stava succedendo. Ma sono a favore di qualsiasi legge che estenda diritti, invece di discriminare. Le grandi manifestazioni a favore della legge si chiamava «Svegliati Italia», una assonanza non da poco con il mio inno al risveglio di una generazione e di una nazionale, la nostra Italia, che sta ancora indietro sul fronte dei diritti.
Insomma:
Questa sera all'Ariston
canta 'o Sud overo
tu vuo' fa l'americano
ma ca' stamme a Sanremo

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