Pausini e Antonacci: «Vogliamo uno stadio in Campania»

Pausini e Antonacci: «Vogliamo uno stadio in Campania»
di Enzo Gentile
Martedì 4 Dicembre 2018, 12:05
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La parola d'ordine che lega tra loro tutti i discorsi è «amicizia». Il sentimento che lega Laura Pausini a Biagio Antonacci resiste, ferreo e indistruttibile, da 25 anni e mai si è incrinato, è andato in discussione. Nessun amorazzo in vista e neppure passioni misteriose tra le pieghe del passato: «Ti voglio tanto bene», dice lei a lui, «ma non sei mai stato il mio tipo fisico»: una dichiarazione forse irrituale in una conferenza stampa, ma la Pausini è un'intemperante difficile da trattenere.

Spiegano che l'ipotesi di un tour insieme è nato come idea improvvisa, dopo che da tanto tempo Biagio, senza troppo insistere, la buttava là: ma gli impegni di Laura, i premi e i concerti in mezzo mondo avevano rallentato, non sopito, gli entusiasmi. Così, racconta la diva di Solarolo, «due mesi fa abbiamo capito che ci sarebbe piaciuto e avremmo anche trovato il tempo per andare avanti. In realtà io avevo immaginato un 2019 più tranquillo, fatto per ripensare a tante cose di questo lavoro: ma poi Biagio mi ha riproposto la questione, dicendo che sarebbe stato bello passare del tempo insieme, nel segno di un'amicizia sinora fatta soprattutto da telefonate, messaggi, la voglia di essere sempre in contatto. Con la nostra agenzia ne abbiamo parlato solo in un secondo momento, e siamo partiti in corsa».

«Laura-Biagio stadi 2019» per ora conta su dieci date, dal 26 giugno al San Nicola di Bari, fino all'1 agosto, a Cagliari: tra le tappe spicca l'assenza della Campania, da cui deriva un appello accorato: «Noi volevamo assolutamente il San Paolo di Napoli, ma ci dicono non sia disponibile, e allora proveremo ad andare a Salerno: sappiamo che sarà comunque complicato, ma ci speriamo fino alla fine».

A dispetto di un'impresa commerciale poderosa, che potrebbe portare mezzo milione di persone al loro cospetto, Laura e Biagio sembrano davvero molto lontani da una messa a fuoco del progetto, sospinti dall'amicizia, dalla stima reciproca, dal successo di precedenti collaborazioni. Spiega Antonacci: «Non abbiamo ancora discusso la serata-tipo dei nostri spettacoli. Sappiamo che il palco sarà molto grande, ma bisogna definire la band dei musicisti che saranno con noi e anche la scaletta: Laura ha già indicato oltre trenta pezzi miei, alcuni dei quali non ricordo neppure io. Certo, andremo anche a cercare canzoni nascoste e per farci stare tutto dovremo preparare alcuni medley: sarà qualcosa di nuovo, di diverso, anche con qualche parentesi rock inaspettata. Insomma, c'è tutto da fare, possiamo solo dire che il marketing non c'entra. Scatta tutto dal desiderio di cantare finalmente insieme, al di là degli episodi. Per la prima volta, un uomo e una donna fanno insieme un tour degli stadi».

Facile chiedere se i due saranno tra i superospiti al Festival di Sanremo, ideale trampolino per scatenare la vendita dei biglietti, per ora sostenuta da un nuovo singolo, «Il coraggio di andare», cantato a due voci e attualmente in heavy rotation nelle radio: «Stiamo provando a stendere un piano per i prossimi mesi», ragiona il cantautore, «ma anche per gli arrangiamenti delle canzoni sarà necessario ragionarci sopra. Quando diciamo che stiamo improvvisando un'impresa è la pura verità. D'altronde nessuno di noi ha un disco o qualche novità da promuovere e dunque lo spunto è quello di divertirci. E non abbiamo neppure da rilanciare le nostre carriere, non abbiamo mai lavorato tanto, da molti anni a questa parte. Veniamo entrambi dalla gavetta, dal piano-bar, lo spirito per iniziare e buttarci è ancora lo stesso».

Fresca del suo quinto Latin Grammy, la Pausini annuncia per questi giorni di strenne natalizie una speciale edizione dell'ultimo album, «Fatti sentire ancora», contenente anche il dvd con le riprese del concerto al Circo Massimo e un libro/rivista di cento pagine compilate e scritte da Laura: «Mi piaceva fare qualcosa per la gente che mi segue, mettendo immagini e storie legate alle mie canzoni, per entrare a contatto in maniera più diretta: ho inserito anche un disegno di mia figlia che mi vede cantare all'Arena di Verona, un modo per svelarmi ed aprirmi anche a chi mi conosce poco».
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