La più grande centrale di musica “pezzotta” aveva la sua base a Napoli, in via dei Tribunali, dove il dj Enrico Frattasio aveva messo su un vero e proprio business: dal suo laboratorio clandestino, dotato di decine di piastre per la riproduzione in serie, partivano le musicassette da piazzare sulle bancarelle di mezza Italia. Una distribuzione che si estendeva dal basso Lazio fino alla Sicilia e che gli permetteva di incassare anche 80 milioni di lire a settimana. Un’attività illegale i cui prodotti Frattasio non aveva timore di firmare, creando un vero e proprio brand, quel “Mixed by Erry” che col tempo diventò sinonimo di “falso di qualità”.
A quegli anni e a quel brand il rapper Andre, al secolo Andrea Ciervo, cresciuto a Miano tra vecchi e nuovi neomelodici e la black music d’oltreoceano, dedica il suo nuovo singolo, intitolato proprio “Mixed by Erry“. Un brano che racconta, con molta ironia, le gesta del re del falso musicale, che nel pieno del suo successo di imprenditore clandestino si vantava di fare la guerra alle major discografiche e di incrementare la celebrità degli artisti. Insomma, il capo dei pirati avrebbe preteso ringraziamenti piuttosto che essere perseguito per i suoi reati. E nonostante le diverse denunce collezionate, la sua attività andò avanti per anni, resistendo anche al passaggio dalla musicassetta al cd. Poi arrivò internet, che portò con sé prima Napster ed Emule e più tardi Youtube, iTunes e Spotify. E oggi che la musica la si ascolta, praticamente gratis, sullo smartphone, quelle musicassette firmate “Mixed by Erry” restano cimeli nostalgici di un’epoca che non tornerà più, simpaticamente rievocata da questa canzone lanciata dal giovane Andre quasi un mese fa, accompagnata da un bel video. Una clip che in Rete sta già riscotendo un buon successo. Ovviamente, garantito “by Erry”.