Paola Turci: «Il mio secondo cuore batte persino più forte»

Paola Turci: «Il mio secondo cuore batte persino più forte»
di Federico Vacalebre
Giovedì 2 Novembre 2017, 19:38 - Ultimo agg. 3 Novembre, 11:16
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L'abitudine, soprattutto nell'avvicinarsi di Natale, ormai l'unico periodo di vacche non magrissime per la discografia, di rimettere sul mercato un album arricchito, una versione deluxe, non è sempre giustificata unicamente da fini commerciali. «Il secondo cuore new edition», ad esempio, è l'evidente e contagioso racconto di uno stato di grazia, «di una seconda vita donatami dal mio secondo cuore», sorride lei, più felice che confusa: «Ho aggiunto tre pezzi - Off-line, Eclissi e Al posto giusto - è un dvd che ci porta dietro le quinte del mio dvd. Il tutto è risultato dell'entusiasmo del periodo che sto attraversando, di quella piccola rivoluzione - in me e attorno a me - iniziata ormai quasi un anno fa a Sanremo». Dove, lo dice subito, non ha intenzione di tornare nel prossimo febbraio, «nonostante la garanza Baglioni».
 


La nuova Paoletta si mette per un attimo «Off-line» («così posso concedermi una riflessione sul punto su cui sono arrivata, sulle cose che ho perso o ritrovato e quelle che voglio riprendermi»), si concede un'«Eclissi» («parlo di piacere ed erotismo pensandoli come un linguaggio alto di reciprocità, che non ha nulla a che vedere con la mercificazione del corpo o la violenza di cui, finalmente, tanto si parla») e, finalmente, si sente «Al posto giusto»: «È una piccola dichiarazione d'amore, con la consapevolezza che l'amore si crea in due, è offerta più che pretesa, è volere il bene dell'altro».

Il dvd «è anche un modo per dire che dietro il successo di una, che poi sarei io, c'è il lavoro di molti, che rimangono dietro le quinte, ma meritano almeno per una volta che vengano accesi su di loro i riflettori. Il tour che racconto è il primo che assomiglia ai miei sogni, che invera i miei sogni: spero sia stato il primo di una lunga serie».
Intanto, il tour de «Il secondo cuore» continua: «Entro nei teatri, quelli grandi. Mi esibirò a Santa Cecilia, nella sala grande, le altre le avevo già espugnate: per una romana è un bel risultato. Come il concerto napoletano del 4 dicembre all'Augusteo: mi batte forte il corazon, non a caso il titolo del disco è rubato a quel poeta di Enzo Avitabile».