Napoli. Sabato da leoni al Palapartenope col Pino Daniele Day | Diretta streaming dalle 21

Napoli. Sabato da leoni al Palapartenope col Pino Daniele Day | Diretta streaming dalle 21
di Andrea Spinelli
Sabato 18 Marzo 2017, 08:32 - Ultimo agg. 20:44
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Un sabato da leoni al Palapartenope, con le due sale del complesso di Fuorigrotta strapiene, per la gioia di patron Manna: nella sala principale sono attesi i quattromila fortunati fans pinodanieliani che sono riusciti ad assicurarsi sul sito del Comune gli inviti per la terza edizione di «Je sto vicino a te», bruciati in appena un quarto d'ora; nella sala più piccola, la Casa della Musica, ci saranno, invece, i circa duemila musicofili che hanno regalato a Brunori SAS il suo primo sold out partenopeo.
 



Diretta streaming dalle 21 sul sito de «Il Mattino» per il memorial dedicato al Nero a Metà dal fratello Nello Daniele, motore dell'evento sostenuto dal Comune: «Sogno un concertone al San Paolo, ormai questo evento sta crescendo anno dopo anno», ha dichiarato il sindaco de Magistris, atteso questa sera in platea per godersi una scaletta interamente dedicata alle canzoni del Lazzaro Felice. Dopo il riscaldamento con le selezioni veraci di dj Roberto Funaro, sono attesi in tanti sul palco. Ci saranno Tony Esposito, percussionista dello storico supergruppo di «Vai mo'», e Nino D'Angelo, che duetterà con Nello quella «Donna Cuncetta» divisa nel 2008 in piazza del Plebiscito con Pino. Ci saranno i 99 Posse che riproporranno «Evviva o rre», ricordando la loro collaborazione a un album come «Medina», e Tony Cercola, anche lui spesso, e dagli inizi, al fianco dell'Uomo in blues. Ma ci sarà anche Nino Buonocore, che si trasformerà in interprete facendo un'eccezione alla sua regola cantautorale. E Peppe Barra che a un brano come «Cammina, cammina» deve il titolo del suo ultimo album. E Sal Da Vinci che ha spiegato più volte, anche nei suoi spettacoli, come alla tradizione inculcatagli da papà Mario sia riuscito ad abbinare la modernità proprio ascoltando i dischi del Mascalzone Latino. Ci sarà il sassofono newpolitano di Marco Zurzolo, ci sarà la chitarra bolognese di Dodi Battaglia, ci sarà un a promessa come Marina Mulopulos, ma anche Fabio «Malammore» De Caro e Maurizio de Giovanni, a cui è affidato il compito di rendere a parole il senso di una manifestazione che un atto d'«amore senza fine» per Pino Daniele, che domani avrebbe festeggiato il suo sessantaduesimo compleanno ed onomastico.

Ma veniamo a Dario Brunori, nome completo del cantautore calabrese, che, come si usa di questi tempi, si è complicato la vita chiamandosi come una band. Il tour di «A casa tutto bene» conferma il successo del disco, e anche la svolta nei gusti del pubblico, che sta premiando la nuova canzone d'autore più dei reduci dei talent show. Persino l'ex premier Renzi si è occupato di lui: «Non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo non sarà mai migliore di com'è, ma non sarò mai tanto stupido da credere che il mondo possa crescere se non parte da lì», ha detto al Lingotto, citando a uno dei pezzi dell'album «A casa tutto bene», «Il costume da torero». Brunoti ha cercato di minimizzare: «Mi va bene se la citazione non è distorta», ha spiegato, «cerco di mantenermi autonomo dalla politica, perché credo di fare politica nella mia vita di tutti i giorni e con quello che scrivo».
Meglio parlare del tour: «L'idea è, da una parte, di rendere il disco per come l'abbiamo suonato perché amo e rispetto la produzione e il suono di questo lavoro, dall'altra, di restituire un certo tipo di energia che è propria e si adatta perfettamente all'atmosfera del club», spiega lo chansonnier, accompagnato dalla sua storica band: Simona Marrazzo (cori, synth, percussioni), Dario Della Rossa (pianoforte, synth), Stefano Amato (basso, violoncello, mandolini), Mirko Onofrio (fiati, percussioni, cori, synth) e Massimo Palermo (batteria, percussioni), Lucia Sagretti (violino).

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