«Radici sonore»: nell'album di musica popolare il rap dell'immigrato senegalese che invita all'integrazione

Assan Babou e Nicola Di Lecce
Assan Babou e Nicola Di Lecce
di Francesca Mari
Lunedì 18 Dicembre 2017, 21:05
2 Minuti di Lettura
TORRE DEL GRECO. Musica popolare, radici e integrazione: il rap dell’immigrato senegalese Assan Babou che invita alla fratellanza. E’ in uscita «Radici Sonore», il nuovo album del gruppo di musica popolare, noto a livello internazionale, Etnica Ditirambo che contiene 11 canzoni di cui 9 della tradizione popolare del Sud Italia e due inedite.

Una delle inedite, scritta dal maestro etnomusicologo Nicola Di Lecce, musicata dal figlio Antonino, è rappata da Assan Babou, un immigrato senegalese proveniente dal centro di prima accoglienza di Terzigno.  Toccanti i versi della canzone in cui si dice che America, Europa e Senegal fanno parte dello stesso mondo e che gli immigrati non vanno guardati male, stanno solo scappando dalla guerra per avere un’altra possibilità.

Ennesimo lavoro del noto gruppo Etnica Ditirambo, appartenente alla Federazione Italiana Tradizioni Popolari e composto da musicisti da sempre impegnati in un ampio progetto di conoscenza della cultura popolare del Sud Italia.   «Istinto, allegria, spiritualità e ritmo sono gli ingredienti di questo lavoro – ha detto l’etnomusicologo Nicola Di Legge - in sono state rivisitate  con originalità pagine di tradizione toccando  i vari aspetti dell’esperienza umana, dalla sacralità alla storia, dalle consuetudini alla tradizione, un itinerario di suggestioni, di analogie, di evocazioni per esplorare la fonte delle "nostre tradizioni».

I componenti del gruppo sono Nicola e Antonino Di Lecce, Rosy Ascione, Gino Vituperio, Pasquale Solvino, Nello Vituperio, Giulio Mazza, Gianni Montella Chiab, insieme a a Sasà Piedepalumbo, Emidio Ausiello, Assan Babou, voce recitante di Maria Accardo. Attraverso una grande forza comunicativa e una raffinata interpretazione musicale e canora, i musicisti hanno voluto proporre un repertorio che sicuramente rappresenta un  importante momento di musica popolare in Italia, una qualificata occasione di scoperta e di confronto tra la nostra realtà, le nostre tradizioni e quella di  popoli provenienti da ogni parte del mondo.

«Radici sonore nasce come lavoro di racconto antico e moderno – ha detto il professore Giovanni Mannara – al fine di intrecciare le proprie radici musicali con voci moderne e vive. Uno scrigno di cultura e convivialità, tradizione e storia di fede. Una ricerca appassionata e appassionante che connette tanto il presente quanto il passato mitico. Un viaggio alla scoperta delle proprie radici in un equilibrio identitario sonoro e musicale, capace di evolversi come voce di un aedo che narri la storia di sé e della sua comunità». Il lavoro sarà presentato domani alle 19 all’Hotel Holidays in Litoranea a Torre del Greco, alla presenza di Benito Ripoli, presidente nazionale Federazione Italiana Tradizioni Popolari, l’avvocato Clelia Gorga, l’assessore nazionale FITP Enzo Cocca, don Federico Battaglia, direttore del MigrAngelis, Nicola Di Lecce, etnomusicologo. Modera la giornalista Valeria Di Giorgio. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA