Arriva a Napoli Maluma, divo latino

Maluma
Maluma
di Federico Vacalebre
Sabato 7 Ottobre 2017, 14:43 - Ultimo agg. 15:52
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Diamo subito i numeri, per capire l’entità del fenomeno che sta travolgendo, dopo la Spagna e l’Inghilterra, anche l’Italia con tre concerti - ieri al PalaYamamay di Busto Arsizio, stasera al PalaPartenope di Napoli e domenica all’Atlantico Live di Roma - che sono andati sold out senza bisogno di affiggere un manifesto, di spendere un euro in promozione: Maluma, tre nomination ai Latin Grammy, secondo solo a Shakira per candidature (8 lui, 9 lei) ai Latin American Music Awards, ha appena vinto il Diamond Play Button di YouTube per aver superato i 10 milioni di iscritti sul suo canale (che è già a 11 milioni, intanto). Con «Felice los 4» ha stabilito il record per il video in lingua spagnola con il maggior numero di visualizzazioni su Vevo/YouTube in un giorno: 10,2 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore, per un canale che vale quattro miliardi di visite. Parliamo di un clip che conta più di 1 miliardo di views e oltre 314 milioni di streaming su Spotify. È l’artista maschile latino con più seguaci su Instagram, oltre 28 milioni di follower.
Insomma è lui, all’anagrafe Juan Luis Londoño Arias, da Medellin, Colombia, classe 1994, tatuatissimo, fisico palestrato, la nuova star latina, anche se sfugge al clichet reggaeton del momento, come dimostra la varietà di ritmi calienti e di melodie ruffiane messe a terra nella dozzina e passa di album registrati dall’esordio del 2011, in attesa che «Felice los quatros» diventi anche il titolo del disco della sua consacrazione nell’empireo internazionale.
Lui, ormai, è uno dei volti che contano nello showbiz dei millennials: sui rotocalchi, non solo di lingua spagnola, tiene banco per fotografie con misteriose spasimanti, ma anche per un eventuale flirt con Ricky Martin, con cui ha duettato nella versione salsa, scoppiettante di fiati, del tormentone «Felice los quatros», ma anche in «Vente pa’ ca». «Adoro Ricky e tra noi c’è una grande amicizia», ha risposto lui ai pettegolezzi: «Lo ammiro fin da quando ero bambino e mi ha invitato a cantare con lui e per me è stato un onore. È una persona incredibile, estremamente rispettoso, molto spirituale, trasmette molta pace. Ovviamente non c’è nessun video compromettente, ma non mi da fastidio che sostengano che sono gay. Io sono etero, ma ho avuto una possibilità di cantare in diversi club gay in America Latina e ho un grande rispetto per la comunità lgbt. Non capisco le discriminazioni fondate sul l’orientamento, la razza o la religione». Insomma Maluma è anche politicamente corretto, anche se nei suoi clip le ragazze sono sempre più che maggiorate, e perennemente in intimo, o al massimo in costume da bagno, quando non sono impegnate a scolarsi qualsiasi cosa possibile in un club alla moda.
E Maluma piace alla gente che piace. Sergio Aguero, attaccante della nazionale argentina e del Manchester City, qualche giorno fa tornava in taxi da un suo concerto ad Amsterdam quando è finito vittima di un incidente automobilistico che gli è costato la frattura di alcune costole. Oltre a Ricky Martin, ha incrociato il microfono con lui la connazionale Shakira in «Chantaje», che ai Latin American Grammy se la vedrà proprio con «Felice los quatros, scritto con Servando Primera, Mario Cáceres e Miky La Sensa e prodotto da i Rude Boys (Kevin Adg e Chan El Genio), già dietro altri suoi successi personali come «Borró cassette» e «El perdedor».
Ad ascoltarli in fila, i pezzi del ragazzo si assomigliano tutti molto, parlano d’amore e sesso, presuppongo una generazione sfaccendata per scelta o mancanza di lavoro. L’autotune è usato senza pietà, ma la voce sembra calda e ferma con qualche venatura rap/reggaeton. Nei video, con i sederoni e le tette al vento, la narrazione è scandita da telefonini onnipresenti, anche a letto, da docce a due, da serate molto alcoliche al bar o in discoteca.
Ma lui è un bravo ragazzo, o almeno così vuole essere presentato, il suo nome d’arte viene dall’unione delle iniziali del padre, della madre e della sorella.

E si prepara a scrivere l’inno ufficiale della coppa del mondo di calcio che si terrà in Russia nel 2018: la notizia non è ancora ufficiale, ma sembra essere proprio essere Maluma l’erede di Carlos Santana e Wyclef Jeam e di quella «Dar um jeito («we will find a way») registrata dalla coppia con Avicii e Alexandre Pires per Brasil 2014.

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