Il maestro Muti dirigerà il concerto di Capodanno a Vienna del 2018

Il maestro Muti dirigerà il concerto di Capodanno a Vienna del 2018
Domenica 1 Gennaio 2017, 16:35
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Nel 2018 Riccardo Muti tornerà a dirigere il tradizionale Concerto di Capodanno di Vienna. È la quinta volta che il maestro il primo dell'anno salirà sul palco del Musikverein per il concerto, che viene seguito in diretta televisiva da oltre 50 milioni di appassionati in tutto il mondo. Muti diventa così uno dei veterani del Neujahrskonzert, pareggiando nella classifica con Zubin Mehta, mentre Lorin Maazel resta irraggiungibile con undici apparizioni. La scelta è caduta su Muti per ribadire «il suo forte legame culturale» con la Filarmonica di Vienna, ha detto il portavoce Andreas Grossbauer. «Grazie alla straordinaria qualità delle sue esibizioni Muti ricopre un ruolo centrale nella storia dei Wiener Philharmoniker», ha proseguito il primo violino che anche ha ricordato che il 75enne studia meticolosamente le fonti e l'epoca delle opere. «Il maestro - ha concluso - è un grande conoscitore del suono inconfondibile della Filarmonica di Vienna». Prosegue così, infatti, il matrimonio felice delle due superstar della musica classica, Muti e l'orchestra di Vienna, che possono vantare oltre 500 concerti eseguiti assieme. L'annuncio è stato fatto a termine del concerto 2017, diretto da Gustavo Dudamel.

Il venezuelano, con i suoi 35 anni, è il dirigente più giovane nella storia del concerto di capodanno.
Nonostante la giovane età, Dudamel ha convinto il pubblico viennese che ha applaudito a lungo e con entusiasmo, anche con standing ovation, un pò meno invece la critica, che comunque ha riconosciuto la qualità dell'esibizione. Secondo alcuni critici musicali, il 2017 non entrerà nella storia, visto che il giovane e talentuoso dirigente d'orchestra avrebbe puntato in alcuni momenti troppo sugli effetti e non tanto sulla profondità, forse sentendo anche l'enorme pressione di un evento culturale di questo spessore. La stampa austriaca ha accolto con calore il ritorno di Muti. Il suo primo Neujahrskonzert fu quello del 1993, per poi impugnare la bacchetta anche nel 1997, 2000 e nel 2004. L'agenzia Apa descrive il musicista napoletano come un «vulcano sul palco, pieno di temperamento, ma anche di orgoglio». Il maestro volentieri definisce Vienna la sua «seconda patria artistica», mentre il rapporto con i Wiener Philharmoniker è una «costante» nella sua vita. Il primo gennaio del 2018 verrà scritto un altro capitolo di questa lunga storia. 
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