Gilmour e il concerto beffa di Pompei: canta a Roma a prezzi molto più bassi | Commenta

Gilmour e il concerto beffa di Pompei: canta a Roma a prezzi molto più bassi | Commenta
di Federico Vacalebre
Martedì 5 Aprile 2016, 12:15 - Ultimo agg. 15:39
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Ora vallo a spiegare a quelli - non tanti, a dir la verità - che hanno già comprato on line i biglietti per i concerti di David Gilmour all’Anfiteatro Romano che il chitarrista aprirà la tranche italiana del «Rattle that lock tour» a Roma, Circo Massimo, il 2 e 3 luglio. Certo, la cornice dove i Pink Floyd girarono il loro celebre film «Live at Pompeii» batte per bellezza persino quella capitolina, ma i biglietti - 120 euro per le poltronissime, 60 per le tribune - sono decisamente più accessibili rispetto ai 345 del 7 e 8 luglio, tra l’altro per posti in piedi e non a sedere.

L'evento Gilmour a Pompei rischia così di non essere più tale, in qualche modo derubricato, oscurato dal Circo Massimo rock che il 16 luglio aspetta anche Bruce Springsteen, dalla concorrenza sul pubblico internazionale assicurato dal fascino della Città Eterna, dalla difficoltà di far digerire al pubblico campano dei costi così salati (più famiglie si sono già fatte i conti in tasca e si preparano alla trasferta, con figli e nipoti al seguito: 4 ticket per Roma costerebbero meno di uno all'Anfiteatro), dal richiamo della poderosa comunicazione che può permettersi il festival Poste Pay Rock in Roma.Per una volta il pasticciaccio brutto non è il frutto del solito sadomasochismo degli organizzatori delle nostre parti (il 12 luglio sono in programma contemporaneamente Elton John, ancora all'Anfiteatro di Pompei, ancora con biglietti da salasso, e Pat Metheny all'Arena Flegrea di Napoli, e le prevendite di entrambi gli show non vanno certo a gonfie vele), ma di una sorta di tour-spezzatino.Dopo l'annuncio dei sold out all'Arena di Verona (10 e 11 luglio, anche in quel caso biglietti più economici - dai 46 ai 115 euro - e posti a sedere) organizzato da Live Nation, Mimmo D'Alessandro e Adolfo Galli hanno conquistato il management di Gilmour con la possilità di tornare tra gli Scavi, ma intanto - o subito dopo? - Andrea Pieroni, già responsabile anche del precedente tour del musicista, stava mettendo a punto il nuovo colpaccio di Roma.A questo punto, per valorizzare l'occasione e richiamare quanti più spettatori possibili, non resta che sperare nel dvd che Gilmour ha annunciato di voler girare a Pompei, magari di nuovo diretto da Adrian Maben, che l'occasione gli suggerisca un repertorio extra, qualche sorpresa lontana dalla routine dorata del suo show. Ormai sappiamo che il rock all'Anfiteatro Romano - 2.300 posti contro i 13.000 del Circo Massimo e i circa 15.000 dell'Arena di Verona - è un gioco per ricchi. Resta da sperare che non sia anche per pochi.
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