Beer Garden, tempo di live: apre Gnut, poi gli Slivovitz e tanti altri

Beer Garden, tempo di live: apre Gnut, poi gli Slivovitz e tanti altri
Martedì 25 Aprile 2017, 15:08
4 Minuti di Lettura
Dopo le prime due candeline spente sabato scorso, il Beer Garden in via Discesa Coroglio 34 apre la sua stagione, con la direzione artistica New Reel Records, sabato 29 aprile alle 21, in grande stile e con un cartellone pieno di buone proposte. Si inizia con Gnut che, senza interrompere il tour estivo, sta lavorando su un nuovo disco e, in scaletta insieme ai brani di “Domestico”, metterà inediti in anteprima. On stage con Claudio Domestico (chitarra e voce), Marco Caligiuri (batteria), Gianluca Capurro (chitarra), Valerio Mola (contrabasso), Daniele “Mr Coffee” Rossi (tastiere), Mattia Boschi (violoncello).  
 
Toccherà poi a Tartaglia Aneuro (venerdì 5 maggio, alle 21), in tour con l’album autoprodotto “Per errore”, dove in 11 brani viene raccontata una voce interiore che soffre per la direzione che l’uomo ha intrapreso, distante dalla natura, distante da sè stesso.
 
Sabato 6 maggio alle 21 doppio live sul palco del Beer Garden, con il concerto dei Ventinove e Trenta e dei Thisage. I Ventinove e Trenta nascono nel 2015 con un'idea ben chiara: suonare insieme è un divertimento, e divertito deve sentirsi chi ascolta la musica. Il loro repertorio, energico e scanzonato, prende libero spunto da generi differenti quali blues, swing, funk nella definizione di un sound corposo e accattivante. I testi, integralmente in lingua napoletana, sono un omaggio alla cittànatale della band, fonte inesauribile di ispirazione da cantare e suonare col sorriso. Loro sono Carlo de Rosa (voce), Pasquale Di Marino (batteria), Roberto Veneri (chitarra), Francesco Verrone (basso), Alessandro Zinno (sassofono). Thisage è un progetto musicale che ha come unico, grande obiettivo, quello di raccontare il proprio sentimento. Sul palco Mario Manduca (voce, chitarra), Andrea Boccia (voce, chitarra), Lorenzo Manduca (voce, basso), Marco Fiandra (percussioni), Andrea Esposito (rap).
 
Venerdì 12 maggio, alle 21, tocca a Nicola Caso & Powa Trio, ovvero Nicola Caso (voce e chitarra), Gianmarco Angelone (basso), Leo Ingegno (batteria). Dopo più di due anni di scrittura e di lavoro in studio e a dieci anni dall’album di esordio "Neapolitan Hard-Pop", Nicola caso ritorna con "Svendesi", un doppio album composto da 33 tracce suddivise in due dischi, "Odio" e "Svendesi", fisicamente separati ma uniti da un filo conduttore concettuale. Un viaggio che va dall'odio più viscerale all'infinita dolcezza di un amore romantico, l'impegno e il puro intrattenimento, condito da tracce di ironia, tra frustrazione e
riscatto, ansia e malinconia, catarsi crude e immagini sognanti.
 
Sabato 13 maggio, alle 21, la scena diventa rap con Peppe-oh e la BabeBand che si incontrano nell’estate del 2014 e nel 2015 portano sul mercato discografico “Sono un cantante di Rap”. In quell’estate Pepp-Oh, Salvatore Cecere (batterista), Marco Cecere (bassista) e Luca Fiorillo (chitarrista) cominciano per puro diletto a fare un po’ di musica insieme, chiudendosi per ore e ore in sala e lasciandosi totalmente trasportare dai groove che in modo del tutto naturale seguivano il loro corso e dalle rime del rapper, strofe personali riadattate sui temi musicali che questa prima formazione improvvisava. Si aggiungono poi tastiere e sequenze con Gianluca Albrizio (DJ Cioppi) e Paolo Astarita.
 
Venerdì 19 maggio, alle 21, è tempo di pirati con Capitan Capitone e i Parenti della Sposa, in formazione completa a raccontare il secondo capitolo della saga iniziata con i Fratelli della Costa. On stage, Daniele Sepe, Tommy De Paola, Paolo Forlini, Davide Afzal, Mario Insenga (Blue Stuff), Maurizio Capone (Capone & BungtBangt), Alessio Sollo (The Collettivo), Dario Sansone (Foja), Gnut, Roberto Colella (La Maschera), Alessandro Morlando (La Maschera), Martina De Falco, Andrea Tartaglia (Tartaglia Aneuro), Sara Sossia Squeglia, Gino Fastidio, Carmine D’Aniello ('O Rom), Nelson. 
 
Sabato 20 maggio, alle 21, on stage Uanema Swing Orchestra che nasce dall’incontro di alcuni musicisti accomunati dalla passione per il Dixieland e lo Swing. Il progetto ha inizio come laboratorio di musica all’ex Asilo Filangieri, sviluppando un repertorio che spazia su tutta la gamma dei registri espressivi del genere: dal blues al ragtime, dallo swing fino alle canzoni più celebri. L’idea di creare una orchestra partenopea è nata soprattutto dalla spinta della nuova generazione di ballerini di questo tipo di danza, conosciuta con il nome di Lindy Hop. La forte carica di energia si manifesta compiutamente negli entusiasti ballerini di Swingin’ Napoli, per uno spettacolo di grande impatto emotivo. Sul palco Sara Persico (voce); Ciro Riccardi (tromba); Rino Saggio (sassofono tenore); Massimiliano Sacchi, (sassofono baritono e clarinetto); Mario Tammaro (trombone); Dario De Luca (chitarra); Bruno Belardi (contrabbasso) e Matteo Nocera (batteria).
 
Venerdì 26 maggio, alle 21, Piero Gallo Quartet che porta sul palco l’energia di Mediterranean Experience, in cui si intrecciano folk e world music. Con Piero Gallo (mandolina, strumento ricavato dalla fusione di mandolino e mandola), Raffaele Vitiello (chitarre), Marco Caligiuri (batteria) e Luca Caligiuri (basso).
 
Sabato 27 maggio, alle 21, chiudono questo primo giro di programmazione Slivovitz, un progetto che nasce a settembre 2001 e da allora non ha mai smesso di muoversi, crescere, forma e direzione sempre nella scanalatura della musica strumentale legata alla musica etnica jazz rock. Hanno pubblicato tre dischi: Slivovitz (Ethnoworld 2005), Hubris (registrato nel 2007 e pubblicato da Moonjune nel 2009) e Bani Ahead (Moonjune 2011). Gli Slivovitz sono Derek Di Perri, Marcello Giannini, Vincenzo Lamagna, Salvatore Rainone, Ciro Riccardi, Pietro Santangelo, Riccardo Villari.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA