Il ritorno di Viola Davis: «Amo quelle donne che cambiano vita»

Il ritorno di Viola Davis: «Amo quelle donne che cambiano vita»
di Tiziano Marino
Sabato 10 Novembre 2018, 11:00
4 Minuti di Lettura

Fino a qualche anno fa non erano in molti a conoscere Viola Davis. Per lei il successo è arrivato tardi, a 51 anni, quando, due anni fa con il film «Barriere», vinse il premio Oscar come Miglior attrice non protagonista. Oggi, a 53 anni, è un'attrice ammirata.

La rivedremo sul grande schermo con «Widows», diretto da un altro premio Oscar, Steve McQueen («12 Anni Schiavo»). La Davis veste i panni di Veronica Rowlins, una delle quattro vedove protagoniste della pellicola che, una volta persi i mariti e indebitate fino al collo, si organizzano per mettere a segno il colpo della vita. Un heist-movie tutto al femminile, in perfetta linea con il momento storico che Hollywood e il mondo stanno vivendo. Oltre alla Davis, nel cast figurano anche Michelle Rodriguez, Cynthia Erivo ed Elizabeth Debicki, affiancate da Colin Farrell, Liam Neeson e Robert Duvall.

AL CINEMA CON IL MATTINO: VINCI IN ANTEPRIMA «WIDOWS»

Che tipo di donne sono le vedove del film?
«Sono tutte donne rimaste a galla per anni, grazie ai propri uomini. Poi di colpo li hanno persi, ma non a causa loro, piuttosto per le scelte sbagliate fatte dagli uomini stessi e ora è giunto il momento per queste donne di badare a se stesse, senza l'aiuto di nessuno».

Un discorso molto attuale in tempi di MeToo e Time's Up.
«Certo, e se gli uomini non sono attratti da questo tipo di cambiamento, allora devono farsene una ragione, perché è questo il modello della donna di oggi».

Quale esattamente?
«La donna con il rossetto perfetto mentre passa l'aspirapolvere o quella che fa trovare al marito un piatto caldo in tavola non appena rientra in casa, sempre disponibile per lui. Ecco, quel tipo di donna oggi non esiste più».
 
Qual è il tipo di donna che piace a lei?
«Mi piacciono quelle donne che trovano la propria forza dentro di sé. Fino a poco tempo fa solo l'età e l'aspetto fisico definivano il potere di una donna e se non avevi nessuna delle due cose, semplicemente eri invisibile».

Proprio come le protagoniste di «Widows».
«Esatto, per questo le amo tantissimo. La loro forza si basa su una scelta: o nuoti o anneghi. Sono tutte donne che erano sposate con uomini che le hanno deluse e che ora devono rifarsi una nuova vita da sole. E non si tratta di farlo sfruttando il proprio corpo o la propria bellezza ma solo la propria intelligenza, aiutandosi l'una con l'altra».

Quanto conta in questo senso un regista come Steve McQueen?
«Moltissimo. Avrebbe potuto scegliere qualsiasi attrice per il ruolo di Veronica e invece ha scelto me, dicendomi: Voglio che porti i capelli al naturale. Finalmente viviamo in un'epoca in cui le persone hanno preso coscienza e le donne possono portare i capelli al naturale. Steve (McQueen, ndr) porta sul grande schermo una donna di 50 anni con i suoi capelli afro, che è una leader. Tutti elementi che di solito non assoceremmo mai a una donna di colore».

Sente di essere un'icona per le donne?
«Direi proprio di no. Ho una figlia di sei anni che non mi ascolta mai, quindi non credo».

Molte però la ammirano molto come persona, perché secondo lei?
«Credo di essere arrivata a un punto della mia vita in cui ho raggiunto un livello di fiducia in me stessa che non avevo 20 o 30 anni fa. Forse è questo che le attrae. Ma vi assicuro che ci sono stati momenti in cui ho dovuto quasi concedermi il permesso di sentirmi come davvero mi sentivo.

Che consiglio darebbe alle donne che non hanno ancora trovato la propria strada?
«Dico sempre che se si è confusi su chi si è, allora bisogna ascoltare la propria voce interiore, quella che definisce chi siamo, cosa vogliamo, qual è la nostra sessualità. Ora quella voce la sento, a 20 anni no. Consiglio di aprire un po' di più le orecchie».

L'Oscar vinto nel 2017 le ha stravolto la vita?
«Assolutamente no, mi sono fatta una foto con la statuetta e via.

Ora non ci penso più. Mentre fai la fila per la disoccupazione, mentre mangi riso in bianco o prendi le alette di pollo a due dollari in un ristorante cinese, cosa che ho fatto per molto tempo, devi solo ricordarti di continuare a crederci. Se ci credi, prima o poi le cose accadono».

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