"Un sacco bello" il pellegrinaggio di ferragosto al palo della morte
Verdone : «​Vi voglio bene, mi fate commuovere»

"Un sacco bello" il pellegrinaggio di ferragosto al palo della morte Verdone : « Vi voglio bene, mi fate commuovere»
di Emiliano Bernardini
Martedì 15 Agosto 2017, 12:47 - Ultimo agg. 16 Agosto, 09:52
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«Subbito, ci  vediamo là. Ar palo daa morte, ar solito posto». Il tam tam è iniziato di prima mattina e così l'evento che non c'è si è trasformato in un vero e proprio pellegrinaggio. Più di tremila persone nella pagina facebook che ha creato in modo goliardico l'appuntamento del "Ferragosto al palo della morte con l'amico di Martucci". Ma quelli della generazione Verdone l'hanno preso sul serio e in tantissimi si sono recati sul posto, in via Conti zona Val Melaina. La pagina facebook è stata inondata di foto e citazioni. 
 

 

Una liturgia per omaggiare Enzo (e non Renzo, eh) e Sergio. "Un sacco bello" il film da cui è tratta la scena scorre sui cellulari di chi, costretto ad agosto in città, non ha perso il sorriso e ha reso omaggio ad uno dei film cult degli anni '80. Oggi il palo della morte (traliccio dell'alta tensione) non c'è più. Il viale è alberato, ma i palazzi sono gli stessi di 37 anni fa. Nel film Enzo dà appuntamento a Sergio per farsi spiegare i dubbi sul viaggio che hanno organizzato a Cracovia. Il dialogo è surreale. In tanti sono arrivati all'appuntamento preparati, qualcuno aveva portato le calze a rete dimenticando però le penne biro. Nessun problema, «pe' quelle stamo in tempo fino a Borzano» lo tranquillizza qualcun'altro. Perché nella liturgia verdoniana le citazioni sono fondamentali e soprattutto parte integrante dei discorsi quotidiani. E così capita che un autista dell'Atac, divertito dalle tante persone presenti si sporga dal finestrino partecipando alla celebrazione: «Ma 'n crisi de che?» urla. Immediata la risposta di uno dei presenti: «Va  a pià a valigia va». Risate.

Il ferragosto ha avuto la sua benedizione e in attesa del famoso amico di Martucci ecco la risposta di Carlo Verdone: «Grazie per la devozione verso quel piccolo grande film! Vi voglio bene e mi fate provare una certa commozione. Una macchina nera passerà. Chiudete gli occhi.... E immaginate che Enzo il bullo sia dentro e sfreccia non si sa verso dove...».

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