Napoli «carioca» ne La Parrucchiera: «Presto Napolliwood a Bagnoli»

Napoli «carioca» ne La Parrucchiera: «Presto Napolliwood a Bagnoli»
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 5 Aprile 2017, 19:19 - Ultimo agg. 19:32
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Napoli «carioca» e manichea nelle tinte fluo de «La Parrucchiera». La commedia di Stefano Incerti, al cinema da domani,  girata in 6 settimane dall'agosto scorso, è come una pennellata di colore per le strade di Napoli: «Città forse orse resa troppo grigia - dice il regista - nell'ultimo periodo». E infatti tra le scene campeggia anche un motteggio della rappresentazione che i media riportano di una Napoli falsamente invasa da rifiuti e miserie.

Un film"campanilista" anche dalla scelta distributiva con 56 copie in Campania  e meno nel resto d'Italia, d'altronde come sostiene anche uno dei produttori Luciano Stella (insieme a Mauro Luchetti e Maria Carolina Terzi): "Napoli non è una cappa, anzi sta facendo crescere giovani leve anche pluripremiate e lo sforzo della politica e dei produttori, quelli veri, che non raccolgono somme altrui ma investono le proprie, devono essere notevoli per fare rete".

 L'idea è quella di creare un bacino di maestranze nell'area di Bagnoli, perché come ricorda l'attore Massimiliano Gallo: "Gli attori partenopei sono i migliori del mondo da sempre" . Nel cast (oltre a Massimiliano Gallo, Pina Turco, Cristina Donadio, Arturo Muselli, Lucianna De Falco, Stefania Zambrano, Francesco Borragine, Tony Tammaro, Alessandra Borgia, Ernesto Mahieux, I Foja, Giorgio Pinto, Martina Palumbo) un team di donne che riesce a superare ogni ostacolo con l'arte di arrangiarsi partenopea. La scelta di usare la "lingua" napoletana e non il dialetto "spicciolo della tv, che fa piangere", stando a quanto sostiene il regista Incerti,  è una volontà precisa di "valorizzare questo linguaggio" e di usarne tutta la sua portata evocativa.

Il film deve parte del successo anche alle musiche inedite con sonorità che mescolano brani dei Foja, gruppo folk rock napoletano, canzoni di Tony Tammaro che interpreta anche per la prima volta il ruolo di un malvagio, di Emiliana Cantone, di Rakele e le partiture scritta da Antonio Fresa. Si è trascinati  in un martellante e coinvolgente neapolitan sound. Film melting pot anche per la composizione del cast che ben rende  l'idea dell'accoglienza e dell'integrazione tipica della Campania,  con la lingua napoletana a fare da collante. Tutte le interviste nel video de Il Mattino.
 

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