A Lina Wertmuller la cittadinanza onoraria: «napoletana» per sempre

A Lina Wertmuller la cittadinanza onoraria: «napoletana» per sempre
Martedì 6 Ottobre 2015, 20:32 - Ultimo agg. 21:20
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NAPOLI - Lina Wertmuller «napoletana» per sempre: la regista, 87 anni, che grazie al napoletanissimo «Pasqualino Settebellezze» fu la prima donna candidata agli Oscar per la regia, sarà insignita della cittadinanza onoraria, un desiderio da lei espresso ieri dal palco del San Carlo, al termine della serata in suo d'onore organizzata per i 20 anni di Capri-Hollywood, il festival di Pascal Vicedomini, di cui è presidente.



E oggi, poche ore dopo l'esternazione della regista, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che l'aveva festeggiata dinanzi a un Massimo tutto esaurito insieme a tanti artisti, da Luca de Filippo a Isa Danieli, lo ha annunciato ufficialmente anticipando la motivazione: «per aver dimostrato nella sua storia un legame fortissimo con Napoli, con la sua cultura e con il Sud di cui Napoli è capitale e anche perchè, non da ultimo, ha espresso belle parole nei confronti della nostra città».





Poi una nota personale: «Uno dei primi film che ho visto è stato proprio
«I Basilischi», ambientato a Palazzo San Gervasio in Lucania dove mio nonno esercitava professione di pretore: fu lì che incontrò la sua futura moglie», ha raccontato de Magistris a una divertita Wertmuller, accompagnata proprio da uno degli attori del suo film d'esordio, Tony Petruzzi.



La Wertmuller ha girato a Napoli molti dei suoi film più noti, da «Complicato intrigo di donne» a «Io speriamo che me la cavo», «Ferdinando e Carolina» e film per la tv come «Mannaggia alla miseria» e «Francesca e Nunziata» con l'amica di sempre Sofia Loren.
Nonno napoletano, anche il marito, lo scenografo Enrico Job era nato a Napoli, Wertmuller ha scoperto e valorizzato attrici partenopee come Valeria Golino e Lina Polito. Per il filosofo Sebastiano Maffettone, consigliere per la cultura della presidenza della Regione Campania «Lina Wertmuller ha celebrato e spesso difeso Napoli meglio dei napoletani».
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