Gli Scavi al cinema... il post diventa virale

Gli Scavi al cinema... il post diventa virale
di Susy Malafronte
Martedì 24 Ottobre 2017, 09:32
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Pompei. Gli Scavi al cinema.. il post diventa virale. I film degli Scavi nel ricordo social del Parco Archeologico di Pompei: centinaia di like dai turisti di tutto il mondo. Ha suscitato molto interesse il post sulla pagina ufficiale di Facebook, pubblicato dal Parco Archeologico di Pompei, sul cinema che racconta la «catastrofe Pompei» e gli ultimi attimi di vita degli antichi abitanti prima dell'eruzione del Vesuvio. Il cinema scopre Pompei nei primi anni del Novecento, trovando in uno dei più famosi romanzi storici dell’Ottocento, «Gli ultimi giorni di Pompei» di Edward Bulwer-Lytton, un soggetto che ben si prestava all'espressività del nuovo mezzo di comunicazione.

Una prima versione de «Gli ultimi giorni di Pompei» è del 1908 a opera di Arturo Ambrosio e Luigi Maggi, ma furono le versioni del 1913 e del 1926, la prima diretta da Mario Caserini ed Eleuterio Rodolfi, la seconda firmata da Carmine Gallone e Amleto Palermi, a impressionare per gli effetti speciali con i quali furono rappresentati l'eruzione del Vesuvio, i crolli nell'antica città, la fuga dei sopravvissuti. Le successive trasposizioni cinematografiche del romanzo di Bulwer-Lytton non spiccano per ispirazione e originalità, riducendosi al rango di film di genere, dove la lettura filologica del contesto antico e la narrazione restano marginali o superficiali.

Così il film diretto nel 1948 da Paolo Moffa e «Gli ultimi giorni di Pompei» di Mario Bonnard e Sergio Leone del 1959, che segna l'esordio di quest’ultimo alla regia. Scenari pompeiani o brevi citazioni compaiono in film come «Fabiola» di Alessandro Blasetti (1948), «Spartacus» di Stanley Kubrick (1960), «Il Re dei Re» di Ray (1961), «Scipione detto anche l'Africano» di Magni (1970) e nell’originale visione di Roberto Rossellini, che ambienta tra i ruderi di Pompei una scena significativa di «Viaggio in Italia» (1953) con Ingrid Bergman.
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