Festival di Venezia, l'Italia resta a secco: Leone d'Oro al messicano Cuarón con «Roma»

Festival di Venezia, l'Italia resta a secco: Leone d'Oro al messicano Cuarón con «Roma»
Sabato 8 Settembre 2018, 20:19 - Ultimo agg. 10 Settembre, 15:49
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​Aveva messo d'accordo tutti già all'indomani della proiezione e deve aver convinto anche i giurati. Come da pronostici, il Leone d'Oro della 75ma Mostra del Cinema di Venezia è stato assegnato a 'Roma' di Alfonso Cuarón. Racconto autobiografico, ambientato negli anni '70 e girato in bianco e nero, il film prende il nome dal quartiere di Città del Messico dove è cresciuto il regista ed è ispirato alla storia vera della sua tata. Il film, acclamato in modo unanime anche dalla critica, deve essere piaciuto parecchio anche alla giuria presieduta da Guillermo Del Toro e composta da Sylvia Chang, Trine Dyrholm, Nicole Garcia, Paolo Genovese, Malgorzata Szumowska, Taika Waititi, Cristoph Waltz e Naomi Watts, che ha superato anche la potenziale 'pregiudizialè di un presidente di giuria connazionale e molto amico del regista (che lo ringrazia nei titoli di coda).

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Con 'Roma', Venezia, dopo aver aperto le porte alle piattaforme distributive diverse dalle sale cinematografiche, le porta anche alla vittoria: il film di Cuaron è infatti 'targatò Netflix, e la compagnia lo renderà disponibile in tutto il mondo il 14 dicembre, anche se non è esclusa una uscita in sala in alcuni Paesi, Italia compresa. In un palmares che ha lasciato completamente a bocca asciutta gli italiani (tanto nel concorso principale quanto in Orizzonti) il Gran Premio della Giuria è andato all'apprezzatissimo 'The Favouritè di Yorgos Lanthimos, che eccezionalmente (occorre il parere positivo del direttore della Mostra per sommare un premio all'attore con uno dei tre premi principali) ottiene anche la Coppa Volpi, meritatissima, per Olivia Colman.

 

 

Nel film ambientato nell'Inghilterra di inizio '700, l'attrice interpreta la fragile e nevrotica regina Anna, al centro di un triangolo di sesso e potere assieme alle altre due protagoniste, Rachel Weisz ed Emma Stone. Il Leone d'Argento per la migliore regia è stato assegnato a Jacques Audiard per un altro film molto apprezzato tanto dal pubblico quanto dalla critica, 'The Sisters Brothers', il western in cui Joaquin Phoenix e John C. Reilly sono i sanguinari 'fratelli Sisters' che affrontano una estenuante caccia all'uomo a cavallo dall'Oregon alla California dagli esiti imprevedibili.

Come da previsioni, la Coppa Volpi al miglior attore è stata assegnata a Willem Dafoe, apprezzatissimo Vincent Van Gogh nel film 'At Eternity's Gatè di Julian Schnabel. E se il Premio per la Migliore Sceneggiatura assegnato a Joel & Ethan Coen per l'antologia western in sei parti 'The Ballad of Buster Scruggs', altra altra produzione Netflix, difficilmente scontenterà qualcuno, nell'anno di #metoo non passerà inosservato il Premio Speciale della Giuria per 'The Nightingalè dell'australiana Jennifer Kent, unica regista donna nel concorso veneziano, con una storia di violenza e vendetta nella Tasmania del 1825, di cui sono protagonisti una giovane galeotta irlandese, interpretata dall'italoirlandese Aisling Franciosi, e un aborigeno interpretato da Baykali Ganambarr. L'attore nativo australiano, al suo primo ruolo nel cinema, ha ottenuto il Premio Marcello Mastroianni destinato a un giovane attore emergente. Il Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima intitolato a Luigi De Laurentiis (e dotato di 100.000 dollari dalla Filmauro) è stato assegnato, dalla giuria presieduta da Ramin Bahrani a 'Yom Adaatou Zouli ('The day I lost my shadow') di Soudade Kaadan (Repubblica Araba Siriana, Libano, Francia, Qatar), una storia sulla difficoltà di immaginare un futuro nella Siria nel 2012, presentata nella sezione Orizzonti.

A vincere Orizzonti è stato invece il film thailandese 'Kraben Rahù di Phuttiphong Aroonpheng.
Il Premio Orizzonti per la Migliore Regia è stato assegnato al regista kazaco Emir Baigazin per il film 'Ozen'. Mentee il Premio Speciale della Giuria Orizzonti (presieduta da Athina Tsangari) è andato a 'Anons ' di regista turco Mahmut Fazıl Coşkun. Al aggiudicarsi il premio per la Migliore Attrice di Orizzonti è stata Natalya Kudryashova, protagonista delfilm 'Tchelovek kotorij udivil vseh' ('The man who surprised everyonè) di Natasha Merkulova e Aleksey Chupov. Mentre il Miglior Attore della sezione è stato giudicato Kais Nashif per il film 'Tel Aviv on Firè di Sameh Zoabi.

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