Torna al cinema Tomb Raider: «La mia Lara Croft un'eroina femminista»

Torna al cinema Tomb Raider: «La mia Lara Croft un'eroina femminista»
di Andrea Carugati
Venerdì 9 Marzo 2018, 09:53
3 Minuti di Lettura
Tempo di remake, a Hollywood, remake di un film tratto da un videogioco: «Tomb Raider», stavolta diretto dal norvegese Roar Uthaug e nelle sale italiane dal 15 marzo. La prima donna protagonista di un giochino elettronico, l' Indiana Jones al femminile interpretata dalla allora bombastica Angelina Jolie ha ora il volto della minuta ma muscolosa Alicia Vikander, una ribelle, una donna indipendente di quelle che non fanno della ricerca del principe azzurro lo scopo principale della vita. Svedese, già vincitrice di un Oscar per «The Danish girl», recentemente convolata a nozze con Michael Fassbender, non vive ad Hollywood: «Ho scelto di vivere in Portogallo per rimanere legata alle mie radici e non farmi trascinare via da tutto quello che gira intorno alla città del cinema».

In effetti Los Angeles può essere difficile. Ora ad esempio, la città è tappezzata di enormi cartelloni con la sua faccia. È una cosa che apprezza o che la inquieta?
«Entrambe le cose. Sono un'attrice e ho sempre sognato di essere protagonista di un film come questo. Sono sempre stata un maschiaccio e da bambina quando è uscito il giochino elettronico con una una donna protagonista non credevo ai miei occhi. Lara Croft era la prima in assoluto ed essere lei oggi è un sogno. Ma so che quella sui cartelloni non sono io ma il personaggio che interpreto e, anche se per il pubblico non c'è differenza, io cerco di ricordarmela chiaramente questa differenza, perché è l'unico modo per mantenere una certa sanità mentale e non imbarcarsi in voli mentali pericolosi».

Ormai si fanno sequel o remake di tutto.
«Quando me lo hanno proposto ho detto: Ma non lo hanno già fatto? un sequel. Che senso ha farlo un'altra volta? E poi, con Angelina Jolie, come posso competere?».

E loro?
«Mi hanno spiegato che non si trattava dello stesso film o di un sequel: la nuova Lara Croft è figlia di una nuova fase nella saga del gioco elettronico. Un fase di rinascita, un restyling che ci permette di scoprire le sue origini. Mi hanno proposto il ritratto di una donna giovane, un po' persa nella vita. Una donna indipendente che si arrangia per sbarcare il lunario e che ha il chiodo fisso del padre, scomparso misteriosamente quando era una ragazzina nel mare del Giappone. Così ho accettato di girare un film in cui il cuore, il sentimento dei protagonisti e la storia è più importante degli inseguimenti, delle avventure, degli effetti speciali delle esplosioni e delle sparatorie. Si fosse trattato di un semplice remake non l'avrei mai fatto».
 
In tempi di riscossa al femminile Lara Croft sembra qualcosa in più che un personaggio da videogame.
«È un aspetto importante, quasi fondamentale per me. Io sono una femminista convinta e il cambiamento cui stiamo assistendo è epocale. Era ora che le cose si smuovessero, che certe logiche venissero sradicate. E non è solo facciata, qualcosa che durerà lo spazio di una stagione».

Lei è una delle attrici più ricercate al mondo: è stata dura arrivare sin qui?
«Sono andata via da casa molto giovane e ho iniziato a girare il mondo, facendo un sacco di lavori, dalla cameriera, alla lavapiatti, alla fioraia. Volevo fare l'attrice e sapevo che sarebbe stato molto complicato. Ho mandato giù tanti bocconi amari e qualche volta sono arrivata al punto di arrendermi, ma non ho mai mollato. Sono stati periodi duri, quando c'ero dentro cercavo solo di combattere per uscirne, per affermarmi, per potere dire che facevo l'attrice per mestiere e non per divertimento. Quelle difficoltà mi hanno modellata, mi hanno formata e mi hanno permesso di diventare la persona che sono oggi. Non si smette mai di soffrire, la vita non smette mai di metterti davanti a sfide difficili e trova sempre il modo di regalarti sofferenza e passione, ma se si affronta tutto come fa Lara Croft, con entusiasmo, ottimismo e una straordinaria forma fisica, niente è impossibile. Nemmeno che la mingherlina Alicia Vikander faccia la parte di Angelina Jolie in un film d'avventura con un eroe donna che non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi uomini. Se me lo avessero detto qualche anno fa non ci avrei mai creduto».
 
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