Charlie Sheen, l'attore sieropositivo incubo di Hollywood, ora vende le sue memorie: "Dieci milioni di dollari per l'autobiografia"

Charlie Sheen (ilmessaggero.it)
Charlie Sheen (ilmessaggero.it)
di Giacomo Perra
Giovedì 3 Dicembre 2015, 16:34 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 16:23
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Dopo lo scandalo, l’immancabile autobiografia. Non sarà una novità ma, si sa, al portafoglio non si comanda. D’altronde, da che mondo è mondo, in quel di Hollywood non si è abituati a sottilizzare troppo sui soldi. Il modo in cui farli non conta, l’importante è che siano tanti e benedetti. Se poi si specula scrivendo su tragedie o fatti drammatici, tanto meglio: aumentando l’attesa e il peso specifico dell’evento, aumenta pure il guadagno.



Al centro dei riflettori, da sempre, per la sua vita spericolata e, da qualche settimana, per la confessione tv sulla sua sieropositività, così, anche Charlie Sheen, che schizzinoso non è mai stato, avrebbe deciso di iscriversi al club dei memorialisti a pagamento e, in cambio di una lauta mancia, di vuotare il sacco. E di raccontare tutto, ma proprio tutto, sulle sue notti selvagge, consumate tra orge, droga, pornostar e ricatti. Tra le tante, naturalmente, non dovrebbero mancare quelle che, nel 2011, l’hanno portato a contrarre l’HIV e contribuito a trascinarlo in un vortice di scoop (veri e presunti) e pettegolezzi che sembra senza fine e che, ora, potrebbe anche girare a suo vantaggio.

A svelare i lucrosi piani del cinquantenne attore statunitense, tramite il solito insider chiacchierone, è il “New York Post”, secondo cui, però, al momento, nessuno avrebbe deciso di assecondare l’invito dell’interprete di “Hot Shots!”. Colpa delle sue salatissime pretese, quantificabili in 10 milioni di dollari. Decisamente troppo visto che tante scottanti notizie sono state già sbattute in prima pagina da giornali e siti web di mezzo mondo. "Charlie ha fatto già ridere in “Due Uomini e Mezzo” ma la sua idea di chiedere 10 milioni di dollari per il suo libro è ancora più divertente - spiega infatti la fonte, un dipendente di una casa editrice che ha voluto proteggere la privacy sua e dei suoi datori di lavoro rimanendo anonimo -. Della sua vita si sa praticamente tutto e buona parte delle storie sono piuttosto ignobili. Cosa gli sarà mai rimasto da raccontare?".

Magari qualche nuova piccante sorpresa. Difficile ma non certo impossibile, considerando lo stile di vita della star newyorchese. In ogni caso, per tanti che sembrano non curarsi della sua improvvisa loquacità, c’è almeno una persona a cui mettere nero su bianco le sue confessioni non dispiacerebbe proprio. Si tratta della pubblicista Judith Regan: "Non sarebbe male pubblicare la sua autobiografia come se fosse un poema epico”.

L’idea, tra l’altro, a sentire altre voci che citano Mark Burg, manager di Sheen, alletterebbe tanti nel mondo dell’editoria. Le offerte, insomma, non mancherebbero di certo.