A Favino il premio Manfredi: «Con 'Moglie e marito' ho scoperto il mio lato femminile»

A Favino il premio Manfredi: "Con 'Moglie e marito' ho scoperto il mio lato femminile"
A Favino il premio Manfredi: "Con 'Moglie e marito' ho scoperto il mio lato femminile"
di Michela Greco
Mercoledì 5 Luglio 2017, 08:57 - Ultimo agg. 10:00
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«Sono molto felice di ricevere un premio per la commedia perché non mi è capitato spesso, ma ho sempre pensato di avere nelle corde la risata». Se poi quel premio è intitolato a Manfredi, per Pierfrancesco Favino la felicità è doppia, visto il legame di amicizia che ha con la famiglia del grande Nino e il debito artistico che si riconosce nei confronti di quel gigante. Intercettato il weekend scorso a Taormina, dove ai Nastri d'Argento ha ritirato - appunto - il Premio Nino Manfredi per la commedia (anche per conto della collega Kasia Smutniak, sua co-protagonista in Moglie e marito), l'attore romano si è raccontato nei suoi molti ruoli.

In Moglie e marito ha dovuto mettersi nei panni di una donna, che effetto faceva?
«Per il film ho dovuto chiedermelo professionalmente, ma in realtà sono costretto a farlo tutti i giorni, avendo due figlie e tre sorelle. La verità è che è impossibile, lo si può fare per amor di commedia, ma è bello mantenere un mistero, una distanza. Ho avuto però conferma di qualcosa che già sospettavo, cioè di avere un lato femminile piuttosto sviluppato».

Cosa l'ha spinta ad accettare un ruolo così particolare?
«Il gusto per la sfida: per me è importante non ripetermi. Sono quasi 25 anni che faccio questo mestiere e ci tengo a rinnovare il desiderio di farlo, a muovermi verso qualcosa di nuovo e non spingere gli stessi pedali».

Si parla di un nuovo film di Gabriele Muccino nel cui cast comparirebbe anche lei
«Io e Gabriele siamo legati da un'amicizia che dura da tanto tempo ed è un piacere ipotizzare che io possa tornare sul set con lui, farebbe parte di un percorso di crescita che abbiamo fatto insieme, seppure in maniera diversa. Se accadrà sarò molto contento».

Intanto la vedremo presto protagonista di un'altra commedia.
«Sì, si tratta di un film Alessandro Pondi che ho girato con Beppe Fiorello l'autunno scorso e che uscirà a fine settembre, si intitola Chi m'ha visto».

Dopo l'esperienza di Senza nessuna pietà ha voglia di tornare anche a fare il produttore?
«Sì, infatti insieme a Maurizio Piazza stiamo sviluppando il terzo film di Claudio Noce. Mi piace l'idea di contribuire a progetti che possano offrire una pluralità di voci, nel mio desiderio di essere parte integrante del cinema italiano c'è anche il bisogno di conoscenza delle dinamiche interne dei film».

Lei è uno dei pochi attori italiani che ha partecipato a importanti film internazionali. La vedremo presto di nuovo parlare inglese?
«In autunno uscirà My Cousin Rachel di Roger Michell con Rachel Weisz e Sam Claflin, in cui ho fatto una partecipazione, ma in questo momento ho proprio voglia di fare qualcosa di bello nel mio Paese. Aver fatto cose fuori mi ha fatto capire davvero a cosa appartengo, e io appartengo a questo cinema».
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