Il fascino dei borghi campani: cinque luoghi da non perdere

Monteverde
Monteverde
di Ilenia De Rosa
Domenica 3 Settembre 2017, 13:51 - Ultimo agg. 16:22
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Case, mura, strade, chiese, monumenti racchiudono secoli di storia. Ogni angolo racconta un passato ricco di fascino e tradizione. In Campania sono tanti gli antichi borghi dove architettura e natura si fondono in uno scenario meraviglioso. Eccone cinque.
 
Furore (Salerno)

La sua natura selvaggia e le antiche abitazioni rendono Furore un luogo unico. Suggestivo lo scenario che presenta: ulivi, maioliche colorate dei piccoli campanili, vigne terrazzate sul profilo dei monti, tetti rossi, pergolati dei limoni con un mare cristallino che fa da cornice. Da alcuni è chiamato «il paese che non c'è», poiché non esiste un vero centro abitato e le case spuntano isolate dai costoni di roccia.
 
Nusco (Avellino)

E’ definito il «balcone dell’Irpinia» perché dal suo castello e dai viali che costeggiano l’antico paese si può ammirare un meraviglioso panorama. Nusco è un borgo montano, circondato da una ricca vegetazione. Il campanile della chiesa rappresenta il fulcro del paese, con i suoi 33 metri. All'ingresso della zona centrale, il monumento della Santa Croce in pietra locale.
 
Sant’Agata de’ Goti (Benevento)
 
Luogo scenografico e pittoresco, Sant’Agata de’ Goti sorge su un rilievo tufaceo alle falde del monte Taburno. Le sue case antiche si affacciano su profondi valloni, diventando tutt’uno con la roccia e regalando uno scenario emozionante. Ricco di storia e di fascino è l’acquedotto Carolino, progettato da Luigi Vanvitelli. Il paese ha un centro antico a forma di mezza luna dove edifici, chiese e monumenti lo rendono territorio ricco di storia.  
 
Castellabate (Salerno)

Incantevole gioco di viottoli su un promontorio di roccia, a pochi passi dal mare. Castellabate è un bellissimo borgo medievale situato sul tratto di costa compreso tra il Golfo di Salerno e quello di Policastro. Il centro storico  sorge intorno al castello dell’Abate, da cui deriva il nome del paese. L’abate a cui ci si riferisce è San Costabile Gentilcore, VI Abate di Cava dei Tirreni, che il 10 ottobre del 1123 iniziò la costruzione del castello contro i continui attacchi dei pirati Saraceni. Grande patrimonio storico e lunghe spiagge dorato rendono questo luogo unione perfetta di natura e antichità.
 
Monteverde (Avellino)

Perla dell’Appennino Campano, il borgo di Monteverde sorge su tre colli e si sviluppa attorno al castello medievale. Il verde delle montagne e la bellezza della natura avvolgono il centro storico, ricco di chiese ed edifici antichi. Le vecchie case sono costruite con pietra arenaria silicea, usata anche come strumento per affilare utensili. Fanno parte del territorio naturale di Monteverde il lago San Pietro, il fiume Ofanto, il torrente Osento.
 
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