Come trasferirsi all'estero e non tornare mai più: la guida per chi vuole "fuggire" dall'Italia

Come trasferirsi all'estero e non tornare mai più: la guida per chi vuole "fuggire" dall'Italia
Come trasferirsi all'estero e non tornare mai più: la guida per chi vuole "fuggire" dall'Italia
Mercoledì 1 Novembre 2017, 11:05 - Ultimo agg. 12:31
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Partire per non tornare. Il segreto? Avere da parte un bel gruzzolo. "Io avevo messo via 4mila euro, anche se, ovviamente, la cifra necessaria per affrontare i primi mesi varia a seconda dei Paesi" suggerisce Aurora Procopio, originaria dei Castelli Romani, volata a Dublino "nella verde Irlanda" nove anni fa. "L'idea di andare via mi entusiasmava molto - dice all'Adnkronos -, ma ero anche preoccupata: temevo che non sarei riuscita a trovare subito un lavoro". Aurora, comunque, è stata fortunata. Ha trovato un impiego in una caffetteria un mese dopo e ora lavora nella scuola della figlia di 8 anni, nata in Irlanda. "Ho anche pubblicato diverse guide per il trasferimento all'estero - aggiunge - e scrivo un blog 'The world according to me', dove condivido la mia esperienza".

A dare qualche dritta per fare un 'biglietto di sola andata', dal titolo del suo prossimo eBook, è Francesco Menghini di Madre in Italy, una "casa sul web" per gli italiani all'estero. "Prima di tutto informati bene sul Paese, dove vuoi andare - dice all'Adnkronos -. Sembra un consiglio banale, ma in molti fanno questo errore di non capire prima se la destinazione è quella giusta". Molti italiani "vogliono andare in Australia, ma non sanno", per esempio, "che prima dei 31 anni" possono approfittare del "Working Holiday Visa (il visto vacanze lavoro, ndr.), valido per un anno e rinnovabile per il successivo".

Trasferirsi non è uno scherzo. Fondamentale è avere tutta la documentazione necessaria tra cui visto e permesso di lavoro. "Non tutti sanno che per molti Paesi extraeuropei lavorare senza visto è illegale" spiega, aggiungendo di controllare anche "passaporto" e "la validità della patente" perché altrimenti "si resta a piedi". Trovare lavoro all'estero si può fare anche dall'Italia. "Meglio cercare da casa, prima di partire, mandando i curricula in giro e aspettare che ti chiamino per un colloquio" suggerisce Menghini. I siti dove cercare? "Ve ne dico alcuni. I più famosi sono CareerBuilder.com, Indeed.com, Idealist.org, Monster.com e Linkedin".

Occhio anche alle truffe se cercate un appartamento in affitto. "Bisogna stare molto attenti in Inghilterra o in Spagna, dove ci sono anche italiani che ti fanno pagare una quota prima di andarlo a vedere". "Vogliono quasi tutti due mesi d'anticipo", per cui, "mi raccomando: non partite senza soldi". "Createvi un piano finanziario, molto dettagliato, con il denaro necessario per i primi 5-6 mesi, dopo l'avvenuto trasferimento. Chi torna, è chi non ha pensato ad accumulare risparmi prima di partire". Per aiutare nei conti c'è un sito molto famoso, "si chiama numbeo.com" con il costo della vita di ogni città del mondo, fatto dalle chi ci vive: il biglietto del tram, la benzina, una mezza birra chiara, "c'è tutto". Studia anche come accedere ai tuoi risparmi dalle banche del Paese di destinazione, ma soprattutto, conclude il fondatore di Madre in Italy, "non partire con i buffi (debiti in dialetto romano, ndr.) perché rischiate di farne di più".

Pianificare è la parola chiave per un espatrio di successo. "Il trasferimento all'estero va pensato - dice all'Adnkronos Francesca Beninato, Italian Community Manager della piattaforma Expat.com -, suggerisco di scegliere una destinazione di cui si conosce la lingua e che offra sbocchi lavorativi in base alle proprie competenze professionali". Sarebbe meglio fare prima un viaggio di perlustrazione, cercare informazioni sul web ed entrare in contatto con chi "c'è già passato, frequentando i forum degli espatriati". Dopo aver capito quali documenti servono, visto o permesso di residenza, aggiunge Francesca, "se siete professionisti, accertatevi che i titoli di studio e gli attestati in vostro possesso siano idonei per poter esercitare" altrimenti "andranno convertiti secondo le leggi del Paese".

Allargate la rete di contatti professionali, mettendo il vostro profilo su network specializzati, contattate le agenzie interinali sul posto e consultate i siti web per l'impiego per capire quali sono le offerte disponibili. "Per aprire un'attività in proprio, prima di fare qualsiasi passo e mettervi in mani sbagliate - consiglia Francesca Beninato -, fate un'attenta analisi del mercato locale, andate sul posto e mettetevi in contatto con la sede della Camera di Commercio italiana nel Paese". Dopo la ricerca di un impiego segue "l'arduo compito di trovare casa", a meno che il "datore di lavoro non la fornisca". Cosa fondamentale: non date mai soldi prima di aver visto l'alloggio, soprattutto se il contatto con il proprietario è avvenuto solo tramite web. "Chiedete un recapito telefonico, chiamate per fissare un appuntamento e visitate l'appartamento - suggeriscono da Expat.com -. Se siete soddisfatti, fate partire le pratiche per l'affitto (e firmate un contratto scritto)".

Qualche consiglio va alla fine anche a chi resta. "Aspettate almeno sei mesi prima di programmare una trasferta da vostro figlio/a" dice all'Adnkronos Brunella Rallo, veterana tra le mamme a distanza e fondatrice del blog mammedicervellinfuga.com. "Avrà di certo bisogno di tempo per familiarizzare con il suo nuovo mondo e, poi, sarà di certo contento di farvi da guida", ma soprattutto ricordatevi di "non telefonare mai di prima mattina" perché "è il modo più veloce per farsi dare una risposta frettolosa e restarci male, inesorabilmente, per tutto il giorno".
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