Cinque consigli per chiedere un aumento al proprio datore di lavoro

Cinque consigli per chiedere un aumento al proprio datore di lavoro
Mercoledì 31 Maggio 2017, 10:10 - Ultimo agg. 10:53
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Hai lo stesso stipendio da anni o senti che il guadagno non corrisponde al lavoro effettivamente svolto? Questo malcontento è molto diffuso, così come è frequente non trovare il coraggio di chiedere un giusto aumento. Georges Perec, nel libro “L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento” descrive l’ansia del momento in cui, dopo tanto pensare, ci si alza dalla propria postazione di lavoro per andare dal capo e convincerlo a concederci una busta paga più corposa. Ecco cinque consigli per un approccio che sia indolore ed efficace.

1) Bisogna avere pazienza. Per chiedere un aumento è necessario prima informarsi sulla situazione dell'azienda e se le condizioni consentono promozioni avere una dead line per impegnarsi a conseguire risultati.

2) Autovalutarsi. Sarebbe buona consuetudine sottoporre al al capo un’analisi oggettiva del proprio lavoro e del proprio valore all’interno dell’organizzazione. 

3) Essere pragmatici. Negoziare al ribasso non va bene, meglio un incremento ragionevole calcolando la media degli stipendi in azienda o per la stessa mansione.

4) Accettare il rischio. Contrattare un aumento dicendo di aver pronta un’altra offerta di lavoro può diventare un’arma a doppio taglio. Bisogna assicurarsi che l’alternativa sia valida.

5) Migliorarsi. Motivare la richiesta di un aumento mostrandosi ambiziosi, chiedendo di misurarsi con nuovi obiettivi, acquisendo nuove competenze o seguendo corsi di formazione, è sempre apprezzato. 

Se non dovesse funzionare si può sempre riprovare: “Quando dopo sei mesi le vostre speranze saranno deluse, tornate da Mister X. Se alza gli occhi quando bussate, se vi fa subito entrare, se vi offre un posto a sedere, e se accetta di ascoltarvi, sforzatevi di convincerlo ancora una volta”.
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